Estate record, la serie A ha speso più di un miliardo
CORRIERE DELLA SERA – L’estate delle follie. La più costosa di sempre, perfino più di quella scorsa, quando per la prima volta la serie A sfondò quota un miliardo di euro. Nel 2018, l’anno di Cristiano alla Juve per 112 milioni, le 20 squadre del nostro campionato investirono complessivamente sul mercato 1.120 milioni. Chi pensava che quel record sarebbe durato a lungo si è dovuto ricredere: la sessione terminata ieri dopo 63 giorni ha chiuso con un giro d’affari di 1.200 milioni. E un rosso, cioè la differenza fra spese ed entrate, di 330. La bolla del calciomercato è in crescita esponenziale. E lo dimostra in maniera chiarissima il confronto con i dati del passato. Cinque anni fa la cifra investita dalle nostre squadre non sfiorava nemmeno i 400 milioni, un terzo di oggi. Ed era solo il 2014. La quota è impennata l’anno successivo, nel 2015, arrivando a 637 milioni, per poi toccare i 765 milioni nel 2016 e i 999 milioni nel 2017 (…). La Liga ha speso 1,32 miliardi, non troppo lontana dagli inglesi con 1,55 miliardi. Noi siamo terzi, segue la Bundesliga a 733 milioni e la Ligue1 francese a 635 (…). Può davvero il nostro calcio, indebitato secondo l’ultimo Report della Figc per 3,9 miliardi di euro, sostenere investimenti di questo genere? (…). Una cosa è certa, anzi due. La prima è che con le plusvalenze, amatissime dai nostri club, non si va molto lontano. L’altra è che in Italia si continua a investire sui giocatori e non sulle strutture (…).Resta poi un’altra domanda, forse la più inquietante: quanto di questo miliardo uscito dalla tasche delle società giova al livello tecnico del campionato e quanto alle tasche dei procuratori?