IL TEMPO -BIAFORIA – Diciannove tiri, di cui soltanto cinque nello specchio, non sono bastati alla Roma per abbattere il fortino eretto dal Wolfsberger davanti alla porta difesa da Kofler. Il pareggio in terra austriaca non può lasciare sicuramente felici in ottica qualificazione, ma Fonseca vede il bicchiere mezzo pieno, impuntando alla squadra un’eccessiva imprecisione in fase di rifinitura: “Loro sono una buona squadra, ma penso che abbiamo dominato tutta la partita. Abbiamo sbagliato l’ultima decisione, ma soprattutto abbiamo sbagliato l’ultimo assist. Gli avversari hanno fatto un gran gol, ma avevamo l’occasione per fare un altro risultato. Potevamo fare tanti gol, almeno 3-4. Abbiamo cambiato molti giocatori, penso che possiamo fare meglio nell’ultima parte di campo”. I giallorossi in particolare hanno sofferto, come era già successo in occasione del ko contro l’Atalanta, il pressing ultra-offensivo degli uomini di Struber, capace di chiudere ogni linea di passaggio nella zona centrale, ma soprattutto sulle fasce, neutralizzando in particolare Spinazzola, scelto come terzino di spinta da Fonseca: “Il loro pressing alto – ha spiegato il mister giallorosso – è stata una chiave del match, in alcuni momenti non è stato facile uscire da questa pressione. Soprattutto sulle fasce. Dovevamo far girare la palla velocemente durante la pressione. Non avevamo tutte le linee di passaggio che dovevamo avere. Tecnicamente abbiamo sbagliato in certi momenti. Abbiamo facilità di giocare nella metà campo offensiva, ma ci è mancata concretezza nell’ultima decisione”. Fonseca ha poi difeso la scelta della formazione iniziale, che ha visto ben otto uomini diversi rispetto all’undici titolare che ha vinto contro il Lecce: “La verità è che non avevamo altra scelta. È difficile far giocare sempre i giocatori che giocano normalmente. Penso che l’atteggiamento è stato buono da parte di tutti. Sono soddisfatto di chi ha giocato per la prima volta. Molti sono stanchi, già domenica abbiamo un’altra partita. Non è possibile farli giocare sempre”. Chiaro il riferimento a Dzeko e Kolarov, sempre mandati in campo da titolari, prima di oggi, dal tecnico portoghese. Più che sorridente Struber, allenatore degli austriaci, tornato da Graz a Wolfsberg in testa al girone a braccetto con la stessa Roma: “Abbiamo un spirito di gruppo straordinario. Giochiamo così bene perché non siamo mai passivi. Potevamo vincere e ho fatto i cambi per questo. Non abbiamo vinto, ma mi prendo anche questo punticino”.