Frizione Figc-Lega sulle date della prossima Serie A
IL MESSAGGERO – BERNARDINI – Le date del campionato 2019/2020 hanno creato qualche frizione tra Figc e Lega. Nonostante un clima pacato e sereno qualche fastidio si è percepito da parte del numero uno di via Allegri, Gravina, non coinvolto dai vertici della serie A nella definizione del nuovo calendario. Comportamento legittimo da parte della Lega ma decisamente irrituale non aver coinvolto la Figc e non aver tenuto conto degli impegni della Nazionale. Passi l’addio al Boxing day, esperimento accantonato dopo due soli anni per mancati ritorni economici, ma la data di chiusura doveva essere comunicata. Ed è proprio qui che si è creato il problema: il 12 giugno all’Olimpico c’è la gara inaugurale dell’Europeo del 2020. Secondo le norme della Uefa lo stadio deve essere lasciato libero un mese prima. Nella data del 24 maggio c’è chi vede un favore alle big del campionato visto che il 30 maggio è fissata la finale di Champions. Una soluzione ci sarebbe già. L’ultima gara del girone d’ andata, Lazio e Roma giocheranno entrambe in casa, una il venerdì e una il lunedì, così come al ritorno saranno in trasferta. Penalizzati i biancocelesti, come da alternanza dovrebbero chiudere all’Olimpico, ma invece giocheranno fuori. Problema risolto nella sostanza ma meno nella forma.
RECOMPRA E VAR – Si è parlato poi dell’istituto della recompra: valida sotto il profilo sportivo, meno sotto quello fiscale. Verrà scritta una nuova norma che di fatto rende valida la plusvalenza solo quando è maturata realmente. Creata anche una black list, che impedisce l’acquisto di un club ai soggetti che negli ultimi 5 anni abbiano ricoperto il ruolo di socio, ad con poteri di rappresentanza in ambito federale in società escluse dal campionato o a cui è stata revocata l’affiliazione. In serie B via libera alla Var per le semifinali e la finale dei playoff di questa stagione. Si sta lavorando all’allestimento di fan zone per le prossime gare della Nazionale che ha rinnovato la sponsorizzazione con Eni fino al 2022.