I soldi dell’Europa per salvare il futuro dei proprietari Usa
LA REPUBBLICA – CURRO’ – PINCI – Con lo scontro diretto tra Roma e Milan, cioè tra Dzeko e Piatek, tra Di Francesco accerchiato dalla critica e Gattuso di nuovo beatificato (“ma non mi importa se mi accarezzano o mi massacrano”), tra Kolarov e i tifosi che lo contestano e tra i due club nobili della serie A numericamente più provvisti di talenti italiani, inizia stasera all’Olimpico il campionato nel campionato. Lungo le 17 giornate restanti, impegnerà le 10 squadre sotto Juventus e Napoli nella corsa verso il terzo e il quarto posto, traguardo obbligato per qualificarsi alla prossima Champions: la fonte di introiti indispensabili, per non cadere nella terza fascia d’Europa.
La premessa circoscrive il romanticismo alla sfida del gol tra il centravanti polacco, che in Coppa Italia si è presentato con la formidabile doppietta al Napoli, e il collega bosniaco, che ha vissuto una pagina nera (gol divorati ed espulsione contro la Fiorentina) importante per la Nazionale la vetrina degli azzurri, tutti motivatissimi. Mancini ne ha chiamati 8 per lo stage di domani a Coverciano. Tra i milanisti saranno titolari stasera Donnarumma e Romagnoli, mentre Contivuole sfruttare l’eventuale spazio nella ripresa per scalare le gerarchie interne. Calabria, assente a Coverciano, ha invece l’occasione per convincere il ct, e Cutrone spera di averla a partita in corso. Tra una settimana anche Caldara, tornando a disposizione di Gattuso, potrà riprendere la rincorsa alla maglia azzurra. Nella Roma è squalificato Cristante, ma ci saranno gli altri 4 co-vocati di Mancini: Florenzi, Pellegrini, il giovane prodigio Zaniolo ed El Shaarawy. Di Francesco punta sugli italiani: immagina un centrocampo futuro Pellegrini-Cristante-Zaniolo e considera Florenzi ed El Shaarawy (con 7 gol migliore marcatore in campionato) più affidabili dei due giovani olandesi Karsdorp e Kluivert, teoriche stelle del mercato.
La campagna acquisti estiva dei due club e legata ai 50 milioni di euro in media che garantisce la Champions. Ne conosce l’importanza la Roma, semifinalista della scorsa edizione e 15a società europea per fatturato nel 2017-18, con 221 milioni. Lo studio appena pubblicato dalla Deloitte conferma l’eccessivo peso dei diritti tv (il 65% del fatturato): senza Champions, per via degli alti costi di gestione prodotti dal vorticoso scambio di calciatori che produce plusvalenze ma anche nuove spese da ammortizzare, la Roma rischia di dover ricorrere a cessioni per 140 milioni. Il Milan, 18° con 184 milioni di fatturato, attende di conoscere la portata delle restrizioni dell’Uefa per il fair-play finanziario, prima di altre spese come quelle da 70 milioni complessivi per Paquetà e Piatek. Nel frattempo anche gli osservatori dei due club hanno dato un’occhiata alla Coppa d’Asia: sono emersi l’attaccante del Qatar Almoez All e it portiere cinese Yan.