LA GAZZETTA DELLO SPORT – ZUCCHELLI – Il progetto seconda squadra alla Roma interessa, e tanto. Ma poi la realtà dice che i dubbi dei dirigenti giallorossi sono tanti. Senza la qualificazione alla prossima Champions, inevitabilmente, il budget sarà ridotto. Ecco perché un’Under 23 potrebbe non essere prevista nei piani. La Roma non ha intenzione di costruire una squadra tanto per farla. Venendo meno gli introiti della Champions, con ogni probabilità verrebbe meno anche il budget per la seconda squadra che, come la prima, ha bisogno di tutte quelle professionalità che accompagnano De Rossi e compagni. Non solo: il Tre Fontane, utilizzato da Primavera e Roma femminile, non va bene per l’Under 23, servirebbe quindi trovare un altro impianto e di conseguenza tutta la gestione sicurezza, sia per la squadra che per gli spettatori.
Tutto questo senza considerare, poi, l’umore della gente. I tifosi sono provati dai continui cambi di allenatore e creare una squadra che, vedi l’esempio della Juve, viaggi a metà classifica sarebbe un conto. Mettere in piedi un’Under 23 che, invece, fatichi in Lega Pro potrebbe provare ancora di più i romanisti. Se invece andasse bene potrebbe fornire giocatori alla prima squadra, ma al momento l’osmosi non sembra così immediata. Ecco perché i dirigenti riflettono: da una parte sono tentati, e molto, dall’idea (di cui potrebbe occuparsi Bruno Conti, se come sembra non ci saranno problemi per il rinnovo di contratto), dall’altra analizzano pro e contro. Ai posteri e alla qualificazione Champions la sentenza.