CORRIERE DELLA SERA – DE CAROLIS, TOMASELLI – La stagione calcistica è stata rivoluzionata dalla pandemia ed è stata prolungata fino al 31 agosto. Ma la forma non è necessariamente sostanza per tutti i 122 giocatori di Serie A che sono a fine contratto o a fine prestito: Callejon pronto a salutare il Napoli e Smalling prestato dallo United alla Roma sono due esempi dell’incertezza della situazione. L’orientamento del governo del calcio mondiale in merito è semplice, magari anche semplicistico: prorogare i prestitifino a quando la stagione non termina effettivamente e ritardare l’entrata in vigore dei nuovi contratti fino all’effettivo inizio della stagione 2020-21. Per chiudere i nuovi accordi però serve l’assenso di tutte le parti in causa. Sul prolungamento e anche sulla parte economica. In caso di fumata nera, il giocatore tornerebbe al club di appartenenzasenza poter prendere parte al finale di stagione: la Roma è ottimista sul fatto che lo United lasci Smalling altri due mesi in Italia, ma non essendoci per ora un accordo sul futuro del giocatore, il Manchester potrebbe anche decidere altrimenti. Per Zappacosta, altro prestito secco, c’è invece già l’accordo col Chelsea per il rinnovo annuale.