IL MESSAGGERO – BERNARDINI – La palla resta in mano alla politica ma ora appare un po’ meno prigioniera. La netta posizione del governo degli scorsi giorni si è fatta più morbida. Si riprenderà, seppur in maniera graduale. Per le partitelle dovremo aspettare ancora un po’. Per ora verrà dato il via libera agli allenamenti individuali (per due settimane). È stato lo stesso Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora ad annunciarlo durante il Question Time al Senato. Le date? La speranza dice 4 maggio, l’ottimismo porta a pensare l’11, la ragione il 18. Anche perché c’è il problema dei giocatori all’estero e non ancora rientrati. Entro lunedì il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora renderà nota la decisione.
C’è fiducia per la ripresa. Meno possibilista, invece, continua ad essere l’Oms che lancia un forte grido dall’allarme: “Gli eventi sportivi rappresentano per loro natura un assembramento e di fatto amplificano i rischi“. Sulla questione è intervenuto anche Francesco Totti durante una diretta Instagram: “Senza tifosi che calcio è? Inutile riprendere tanto per farlo“.
Sulla scia europea i presidenti di serie A dopo essersi compattati sulla posizione di ripresa studiano anche la fase 3: il campionato. Nella migliore delle ipotesi si potrà tornare a giocare entro il 10 giugno. Un totale di 124 partite per assegnare lo scudetto. Obiettivo scudetto il 2 agosto. Di fatto si giocherà ogni 72 ore con 3 o 4 turni infrasettimanali. Chiaro che per dare più visibilità accontentando anche le tv (resta la frizione con Sky dopo la lettera fatta pervenire in Assemblea) i turni verranno spalmati su più giorni e su più fasce orarie. Nelle prime settimana si giocherà su tre turni con partite alle 16, alle 19 e alle 21. Dalla fine ddi giugno, quando inevitabilmente farà molto più caldo, si giocherà solo di sera: alle 19 e alle 21. Idee al vaglio dei presidenti e dell’Assemblea di Lega. Il tutto verrà perfezionato non appena si avrà la prima data ufficiale: la ripresa degli allenamenti.