LA GAZZETTA DELLO SPORT – Guai a farsi sedurre dagli spettri allegri di Halloween. Quelli veri, in realtà, nel calcio italiano non offrono infatti dolcetti o scherzetti, ma solo polemiche o rimpianti. Paulo Fonseca è stato bravo ad entrare nel nostro mondo in punta di piedi, ma con idee via via più chiare, mostrando un coraggio che adesso sta cominciando a pagare. (…) Non banalizzate, soprattutto, la trovata di collocare Mancini a centrocampo, credendoci così tanto da saper dire di no agli alibi che tanti malinconici svincolati — da Rodwell a Buchel – gli avrebbero offerto. L’ex dell’Atalanta, in fondo, è la vera sorpresa tattica di questo inizio di stagione. Da difensore arcigno sull’uomo e pronto sempre all’anticipo (come lo voleva Gasperini) a centrale pronto a lavorare «con la linea» (come gli chiede Fonseca) il salto è grande. Figuratevi trasformarsi in mediano pronto a prendere palla ed impostare il gioco. Una rivoluzione copernicana che il portoghese ha avviato senza paura, puntando su un ragazzo di 23 anni. (…) Il risultato di tutto questo è il 4° posto davanti al Napoli di Ancelotti in arrivo. Per eliminarlo dalla Champions, nel 2017, si travestì da Zorro. Stavolta, forse, gli basterà essere solo se stesso.