IL MESSAGGERO – TROTTA – Dai freddi numeri ad un calciomercato più tattico. Come uno speciale strutturato in due puntate, si entra nel vivo della seconda parte della sessione estiva di trattative, quella che ha aperto ufficialmente ieri con le operazioni che verranno contabilizzate nel prossimo bilancio. Le valutazioni saranno quindi un po’ più vicine a quelle reali e meno generose, come è avvenuto nel mese di giugno, in cui Inter, Juve e Roma hanno seguito strategie diverse per inserire nel resoconto preziose plusvalenze. E in cui i tifosi si sono trasformati in esperti di finanza, per decifrare le mosse dei club impegnati nelle coppe e quindi obbligati a rientrare nei parametri del fair play finanziario entro il 30 giugno (scadenza che coincide con la fine della stagione sportiva). Come? I nerazzurri hanno replicato le operazioni dello scorso anno 2018, realizzando circa 50 milioni di euro con i trasferimenti di numerosi baby, tra cui Pinamonti (18 milioni).
AMICIZIE – I bianconeri si erano invece portati avanti con il lavoro a gennaio, per stringere poi una sinergia con la Roma che ha ispirato il conveniente scambio Spinazzola-Pellegrini. In sintesi: entrambi i calciatori sono stati valorizzati per permettere ai due club di inserire nel vecchio bilancio plusvalenze ghiotte pari a 26,6 (esterno umbro), 22 (terzino romano). Così, la Juve ha chiuso il resoconto 2018-2019 con 113 milioni di plusvalenze, mentre la Roma con quasi 130 considerando anche le cessioni di Strootman e Alisson. Le rivalità del campo spariscono quindi davanti agli impegni contabili, necessari per la sopravvivenza delle società. Basti pensare anche all’operazione Icardi-Dybala impostata ma poi bloccata dal no della Joya – da Inter e Juve per inserire un valore deciso a tavolino, in grado di far sorridere entrambi i bilanci. Quello della Roma intanto sorride soprattutto grazie alle cessioni dei big. A giugno è stato il turno di Manolas, passato al Napolitramite il pagamento della clausola ma anche a fronte di una valutazione importante di Diawara, inserito ovviamente nel nuovo bilancio. La missione plusvalenza si fa comunque più facile se vengono trasferiti presso un’altra società i giovani di casa.
PARAMETRI 3.0 – Non sempre, però, l’under 21 di turno ama essere venduto in giro per l’Italia con affisso il cartello professione plusvalenza. E quindi si creano alcuni intoppi. Oppure viene agevolato un trasferimento a fronte di un ingaggio importante, considerando che le cessioni successive saranno molto più complicate quando viene assegnato un valore fuori mercato. Alcuni esempi: Mandragora all’Udinese per 20 milioni e il fragile Sturaro al Genoa per 18. La Juventus si conferma anche una delle regine in tema parametri zero. Meglio specificare tra apici perché gli svincolati 3.0, tra commissioni ed ingaggi, sono sempre più costosi. Basta ricordare i 16 milioni incassati dagli agenti di Emre Can, i 10 promessi alla mamma di Rabiot e i 10 ai manager di Ramsey. Gli ultimi due arrivi faranno poi salire ancora di più il monte ingaggi con stipendi sui 7 milioni a stagione più bonus, tra i più ricchi dopo ovviamente Cristiano Ronaldo e il prossimo sposo bianconero, de Ligt.