Il nuovo ds cerca l’entrata a effetto: il colpo Higuain al posto di Dzeko
IL MESSAGGERO – CARINA – «Ci serve un colpo». E’ un messaggio che circola insistentemente nell’entourage di Petrachi. L’addio traumatico di De Rossi, i no di Conte e Gasperini, i dubbi di Totti, l’ultima stagione conclusasi fuori dalla Champions, quella prossima che si aprirà con i preliminari di Europa League, la cessione di Dzeko e quella presumibile di Manolas, l’aria di ridimensionamento che ormai pervade la tifoseria: ce n’è abbastanza per capire che serve una scossa. E questa non la può dare (per ora) Fonseca al quale andrà dato del tempo per incidere con il suo lavoro. Quello che può riaccendere l’entusiasmo è l’acquisto di un calciatore. Più di un portiere, un difensore o un mediano, da sempre è il centravanti che fa sognare un tifoso. Uno dei ruoli, dove la Roma – con la partenza di Edin – è scoperta. Il nome sul quale sta riflettendo Petrachi è Higuain. A bilancio per 36 milioni, il centravanti – soprattutto se Sarri dovesse essere accontentato con Icardi – tornerebbe sul mercato. Trentuno anni, nel pieno della maturità anche se reduce da una stagione negativa, si porta dietro il fardello dell’ingaggio: 7 milioni. Domanda lecita: se la Roma non ha voluto rinnovare Dzeko a 4,5 perché dovrebbe prendere l’argentino che ne guadagna 2,5 in più? La risposta arriva dal mercato. Higuain, al momento, non ha offerte e la Juventus non intende tenerlo (alla pari di Mandzukic). Ha ancora due anni d’ingaggio e la Roma, in Italia (dove preferirebbe restare), appare l’unica destinazione possibile. Senza contare che il prossimo anno va in scadenza: difficile garantirsi uno stipendio ultra milionario a 32 anni, più facile farlo con 12 mesi d’anticipo, allungando la durata, spalmando l’importo. Al netto delle smentite, a Trigoria ci stanno pensando anche perché la Juve è disposta a cederlo con la formula del prestito oneroso (18+18). Non è una trattativa che andrà (eventualmente) in porto a breve, ma quello dell’argentino è un nome da tenere in considerazione.
KOSTAS ASPETTA SARRI – Capitolo Manolas: non potendo arrivare a Koulibaly, Sarri ha fatto il nome del greco che deve vincere qualche resistenza all’interno della dirigenza bianconera. Un difensore però del livello di Kostas, pagando la clausola di 36 milioni, potrebbe rivelarsi un ottimo investimento. Raiola ne ha parlato anche negli ultimi giorni con la Juve e come spesso capita nel mercato, con l’approdo di Manolas a Torino, potrebbe poi agevolare il club in altri affari: su tutti, il ritorno di Pogba.