GAZZETTA – ZUCCHELLI – Dopo De Rossi, e con il ruolo di Totti ancora da definire nello specifico, la Roma sembra non avere intenzione di perdere un altro simbolo. Nonostante gli arrivino offerte da mezza Italia, dalla Fiorentina al Cagliari, dove c’è suo figlio, alla Figc, Bruno Conti vuole continuare a lavorare nella Roma e la Roma vuole continuare ad averlo in organico. La firma sul rinnovo di contratto, in scadenza il 30 giugno, però ancora non c’è. Arriverà, salvo sorprese, quando si insedierà il nuovo direttore sportivo e verrà messa a punto, definitivamente, tutta l’area. Fino al 2015, dal 1994, Bruno Conti era stato responsabile del settore giovanile, poi dall’anno successivo, è diventato responsabile della Academy giallorosse in giro per il mondo. Adesso il ruolo potrebbe e dovrebbe diventare leggermente più operativo a Trigoria, dove c’è il suo ufficio, ma questo si deciderà solo dopo una firma che appare inevitabile. Anche, e soprattutto, per il legame che ha con i tifosi e per la capacità di individuare giovani talenti.
Simbolo
Nella squadra del prossimo anno, ad esempio, i due Pellegrini e Florenzi sono stati scelti da lui, così come Riccardi. O anche quel Frattesi che tanto bene sta facendo nel Mondiale Under20. Non solo, però: Bruno Conti per i romanisti è un simbolo, non a caso c’era lui, con Totti, a premiare De Rossi il giorno della sua ultima partita con la Roma. Le sue lacrime, la maglietta di Daniele indossata sopra la divisa e la sua emozione sono state quelle di qualsiasi tifoso. Anche per questo appare impossibile immaginarlo lontano da Roma.