Kluivert, il momento della verità ma il papà attacca: “Scelta errata”
GAZZETTA DELLO SPORT – PUGLIESE – A guardare i numeri, in fin dei conti, non è che ci sia tutta questa differenza. Nel senso che la scorsa stagione, di questi tempi, Justin Kluivert con l’Ajax aveva giocato in tutto 23 partite e segnato sei reti. Oggi l’olandese a Roma è fermo a 22 partite, con due sole reti. Insomma, non è che ci sia una differenza abissale, anche se poi il peso specifico delle presenze con l’Ajax era sicuramente maggiore rispetto a quello avuto finora in giallorosso. Eppure la percezione della stagione di Justin è ancora di difficile lettura. Prospetto di possibile campione o giovane da crescere e coltivare? Difficile dare una risposta, anche perché Justin ha ancora solo 19 anni ed una vita (calcistica e non) da costruirsi con il tempo, anche con gli errori. Di Francesco, però, da lui si aspetta un salto di qualità a breve. Almeno nella selezione delle scelte e delle giocate, che è un fattore che fa la differenza per uno che gioca nel suo ruolo e ha quella velocità lì.
DALL’OLANDA Ad affrontare la questione, nel frattempo, ci ha pensato ancora una volta papà Patrick, che dall’Olanda ha parlato del momento di suo figlio. «Non credo che Justin abbia fatto bene ad andare via dall’Olanda così giovane – ha detto l’ex centravanti di Milan e Barcellona –. Ho sempre detto che sarebbe dovuto rimanere un altro anno ancora o forse anche due all’Ajax. Ma come padre devi seguire e rispettare le decisioni di un figlio. Insomma, andare via secondo me non è stata una buona scelta. Ma nel momento in cui ha deciso di andare, ha fatto bene ad andare a Roma, una città dove si trova molto bene. Ovviamente vorrebbe giocare di più, ma ha 19 anni e non può pretendere più di tanto. Quando gioca si impegna al massimo, gli piace il suo ruolo e questa cosa è già abbastanza. Sono curioso però di capire come andrà la prossima stagione e se avrà eventualmente più occasioni per giocare titolare».
LA SITUAZIONE Già, anche se poi la Roma in realtà si aspetta un passo avanti da Kluivert già in questa, magari in questi ultimi 5 mesi di stagione che mancano da qui alla fine. Soprattutto ora che nel suo ruolo mancano comunque due pedine importanti come Diego Perotti e Cengiz Under, il che sulla carta gli avrebbe dovuto aumentare le possibilità di scendere in campo da parte del baby olandese. Ed invece a sinistra il titolare continua ad essere Stephan El Shaarawy, mentre a destra le soluzioni scelte nelle ultime uscite da Di Francesco sono ricadute su Alessandro Florenzi we Patrik Schick. Insomma, Kluivert sembra aver perso qualche posizione nelle considerazioni dell’allenatore giallorosso ed ora spetta soprattutto a lui risalire la china, recuperare fiducia e credibilità. Per la gara di Verona, con il Chievo, Schick sembra essere favorito sia su di lui sia su Florenzi. Ma se dovesse arrivare anche solo uno spezzone di partita, stavolta Justin non lo dovrà sprecare. Perché si risale anche dalle piccole cose. Per poi arrivare alle grandi.