Kolarov il trascinatore: «Il nostro posto è in alto»
LA GAZZETTA DELLO SPORT – Al Torino ha segnato già lo scorso anno, una punizione decisiva per il risultato e per la considerazione. Era il 22 ottobre del 2017 e Kolarov si portava infatti ancora dietro una patina di “lazialità” che qualcuno gli rivendicava. Il Torino nella sua storia romanista è sicuramente un passaggio fondamentale. “Ma l’importante domani sarà vincere – dice il terzino serbo – In un modo o nell’altro ci servono i tre punti, su questo non si discute. Se poi dovessi fare anche gol sarei ovviamente contentissimo. Insomma, se capiterà l’occasione non mi tirerò di certo indietro. Quando sono arrivato sono stato accolto molto bene. Penso a De Rossi e Dzeko. Mi sento un giocatore importante, questo sì”.
Uno di quelli che deve riportare la Roma il prima possibile nelle posizioni che le competono. “Il gruppo c’è e in questo momento stiamo anche bene – continua il serbo – La classifica è migliorata rispetto ad un mese fa, ma dobbiamo continuare a vincere le partite che vanno vinte. Intendo dire le gare alla nostra por- tata, ma anche gli scontri diretti. In questo modo arriveremo al nostro obiettivo, perché le potenzialità per stare lassù ce le abbiamo. E lì deve stare la Roma”.
Sui compagni: “Il momento che abbiamo vissuto ha permesso ai nuovi di capire quanto sono grandi le responsabilità a Roma. Olsen, per esempio, è un professionista esemplare, un uomo ideale per questo club. Ma si sta imponendo anche Lorenzo Pellegrini e da uno come Under la gente si aspetta sempre una giocata in più, lui che è un giocatore straordinario. Per il futuro però dico Luca Pellegrini, per me in prospettiva è uno fortissimo”.