Kolarov infinito: rinnovo ad un passo. E Kalinic si allena
LA GAZZETTA DELLO SPORT – Occhio alle false impressioni. Anche se Trigoria si è svuotata per via che molti dei giocatori più importanti (12, perché Cristante è a casa per via della febbre) sono fuori per rispondere alla chiamata delle rispettive nazionali, il lavoro non manca di sicuro. Tra possibili rinnovi e primi approcci, infatti, c’è tanto da fare.. La dirigenza, infatti, ha proposto a Kolarov un rinnovo di un anno (più l’opzione per un altro) e da Trigoria c’è ottimismo che il terzino serbo possa accettare. D’altronde, a Roma si trova bene e le sirene della Stella Rossa – che hanno cantato anche in estate – per il momento pare che possano attendere, anche se in prospettiva Kolarov avrebbe l’ambizione di diventarne un dirigente, ruolo che peraltro gli è stato già offerto. Sempre sul fronte slavo, l’inserimento di Nikola Kalinic sembra procedere nel migliore dei modi. L’attaccante è tornato in Italia carico di motivazioni, ieri si è già allenato (…) Intanto, dall’Olanda, Justin Kluivert racconta ad un sito olandese il momento che sta vivendo. “Quello che ho imparato all’Ajax in dieci anni – spiega l’attaccante – resta importante, ma ora sono diventato molto più completo. Non dribblo continuamente, doso nel modo giusto le energie e ho una visione d’insieme migliore. Tatticamente sono cresciuto. Questo mi rende un calciatore migliore. Certo, spesso ho giocato solo venti o dieci minuti, in questa stagione ho iniziato entrambi i match di campionato nella formazione iniziale. Domenica mi è stato persino permesso di essere titolare contro la Lazio. La scorsa stagione non ho mai giocato sfide così importanti. Quindi sta andando tutto nella giusta direzione.” (…) Giusta direzione anche quella di Veretout, che continua sempre più a fare gruppo. Il centrocampista francese infatti, per la festa di compleanno dei suoi figli, ha invitato anche alcuni compagni e le loro famiglie, tra i quali Juan Jesus e Spinazzola, oltre alla moglie di Dzeko. Un modo intelligente per entrare di più nei meccanismi di una società che prova a cambiare pelle anche fuori dal campo.