CORRIERE DELLA SERA – PASSERINI – La bellezza di 200 milioni di euro. Praticamente il valore di Mbappé o dell’intera rosa del Cagliari. Tanto ha speso la Serie A in procuratori nel 2019. Di questi, 187 li hanno messi i club e 13 i calciatori. A incassare però sono sempre gli stessi soggetti. Che li si chiami procuratori, agenti o mediatori, l’effetto è lo stesso: per ogni operazione, per ogni trattativa, un mucchio di quattrini esce dal circuito, dal sistema calcio. Per sempre. Nessuno regala soldi a nessuno, perché queste figure servono: senza procuratori non si farebbero gli affari o sarebbero meno convenienti. Ma un flusso di denaro del genere deve far riflettere. Dal report annuale della Federcalcio emerge che nel 2019 c’è stato un aumento di quasi il 10% di spese da parte dei club di Serie A. Nel 2018 i milioni furono 171, l’anno prima 138. Il record fu toccato nel 2016 con 193 milioni. A spendere di più nel 2019 è la Juventus, con 44,3 milioni, poi c’è l’Intercon 31,8 e la Roma chiude il podio con 23,2. La domanda è: il sistema potrà reggere ancora queste cifre? Impossibile. I primi a saperlo sono i procuratori che tramite un comunicato dell’assoagenti hanno detto di essere pronti a fare la loro parte.