IL TEMPO – CARMELLINI – Che beffa! Dopo una partita di sofferenza, carattere e controllo, la Roma rimedia una sberla in pieno volto a tempo abbondantemente scaduto. Il gol del Borussia che vince la gara in casa al 94’ per 2-1 complica e non poco il cammino giallorossi in Europa League. Ora i giallorossi si ritrovano praticamente terzi in classifica (secondi a pari punti del Borussia ma con lo scontro diretto negativo) e per accedere ai sedicesimi finale devono fare almeno quattro punti. Peccato perché la squadra di Fonseca, dopo un avvio faticoso era riuscita a dare una direzione alla gara e nella ripresa, una volta raggiunto il pareggio non aveva più rischiato nulla. anzi.
Fino a un certo punto fa tutto Fazio. Apre la sua serata in Germania con il più classico degli autogol che per un lungo periodo manda in tilt i giallorossi (sempre gli stessi perché Fonseca cambia solo Santon al posto di Spinazzola). Poi il centrale argentino nella ripresa infila la zampata che riapre la partita, rimettein pari il risultato e lasciava molti spiragli aperti ai giallorossi. Poi il gol di Thuram a quaranta secondi dal novantacinquesimo, innescato da un errore di Perotti, cambia tutto. E non solo in chiave qualificazione, perché le valutazioni della serata devono fare inevitabilmente i conti con un risultato negativo che rischia di complicare tutto.
Eppure la Roma, tranne l’avvio in salita, era piaciuta e molti dei suoi uomini chiave avevano dato ottimi segnali. Uno su tutti Veretout , ancora una volta il migliore dei suoi, padrone del centrocampo, metronomo della squadra e vera anima di questa squadra. Qualche metro davanti a lui ancora una volta un ottimo Pastore che non ha faticato a mettere in ombra un Zaniolo piuttosto offuscato. Ma le partite giocate sempre dagli stessi uomini sono tante e Fonseca (a differenza di altri suoi colleghi )non si lamenta per le assenze e anzi continua a lavorare e ad andare per la sua strada.
Ottimo il rientro di Diawara che dopo il lungo infortunio, torna a dare il suo contributo in un centrocampo tenuto in piedi dal collega francese e dalle qualità sorprendenti di mancini:; ormai ufficialmente il jolly di Fonseca. Solita grande gara di Dzeko che fa reparto da solo, gioca per se stesso e per tutta la squadra, fa sponda per i compagni, tiene impegnati gli avversari mentre il resto del gruppo sale e prova anche a far male. Ma stavolta non era la sua serata per sbloccare la gara. Sui piedi invece la palla buona ce l’ha avuta, almeno in un paio di occasioni finali Kluivert che invece non arriva la voto sufficiente. Non si possono sbagliare della occasioni così in una competizione come l’Europa League perché poi alla lunga si paga. Ela beffa rimediata in Germania dalla Roma targata Fonseca dovrà servire da lezione a un gruppo che ancora deve fare tanta strada per crescere. Il bilancio è quindi in chiaro scuro, un peccato perché i giallorossi con un pareggio avrebbero potuto dormire sonni tranquilli… o quasi. Ora a Istanbul sarà una battaglia vera.