La Roma dei convalescenti cerca una ricetta per salvare il salvabile
CORRIERE DELLA SERA – «Il Napoli, con Ancelotti, è cambiato: è più verticale, dà subito la palla agli attaccanti. Dobbiamo stare attenti tra le linee, perché cercheranno spesso la palla filtrante. Pressare alto? Puoi farlo se hai 90’ nelle gambe, altrimenti è meglio essere giudiziosi e pressare al momento giusto». A Claudio Ranieri basta una frase per inquadrare la partita di domani contro il Napoli (ore 15) e fare un ritratto del momento della Roma (…) La caccia al quarto posto passa da lì, ma il morale è basso e la lista di infortunati lunga. Alcuni giocatori stanno recuperando ma non possono ancora reggere una partita intera. La situazione ereditata dopo la gestione Di Francesco è più grave del previsto, ma bisogna accettarla. Così Ranieri cerca in tre mosse di ridare fiducia all’ambiente: 1) il recupero di un gruppo più solidale; 2) l’appello ai tifosi, «nostra arma in più»; 3) la prudenza nell’affrontare le gare, sintetizzata nella frase sul pressing. (…) . A Ferrara è andata in scena anche una lite tra DzekoeEl Shaarawy, conclusa con una multa salata al bosniaco e una simbolica al Faraone. Edin ha chiesto scusa alla squadra e Ranieri prova a chiudere il caso: «Succede in tutte le famiglie. È stato uno scazzo (testuale; ndr) che ora è rientrato. Se all’intervallo ho sostituito El Shaarawy e non Dzeko è perché c’erano ragioni tattiche. I ragazzi sono abituati a fare certi movimenti nel 4- 3-3, ma nel 4-4-2 ne servono altri. Per questo è entrato Perotti» (…).