IL MESSAGGERO – TRANI – Il crollo a Milano è pesante. La Roma alza bandiera bianca a San Siro dove dura soltanto mezzora e si chiama fuori dalla lotta Champions. Zero lucidità in panchina, lingua di fuori per chi sta in campo. La bocciatura è di squadra. Il Milan, che non aveva battuto nessuna delle prime sei, si toglie il gusto della prima volta. I rossoneri ricevono i soliti regali e nella circostanza di Zappacosta, Diawara e Smalling. Soltanto una prestazione accettabile, quella di Mirante che ha tenuto in corsa i compagni finchè ha potuto. L’Atalanta è lontana 9 punti, il Napoli è vicino a 3, ora bisogna difendere il 5° posto. Ci sono stati anche due “timeout” per il cooling break per via del molto caldo, ma la Roma a metà primo tempo si era già fermata. Dopo l’intervallo la benzina è proprio finita. La rotazione è stata più abbondante del previsto con 6 cambi. Buona la prima mezzora con pressing e aggressività della Roma, l’illusione della svolta con Dzeko che fallisce di testa su una palla vagante. Nella ripresa i cambi, che avevano aiutato contro la Sampdoria, hanno questa volta l’effetto contrario.