IL TEMPO – AUSTINI – Visti i precedenti la cautela non è mai troppa, ma forse stavolta ci siamo davvero. La Roma è vicina a prendere un allenatore: da ieri Paulo Fonseca è diventato il candidato numero 1, con buone chance di fumata bianca. Merito di un incontro a Madrid, a quanto filtra positivo, tra il Ceo giallorosso Guido Fienga e il direttore sportivo in pectore Gianluca Petrachi con l’ entourage dell’allenatore portoghese. Dal telefono, oltre al tecnico, ha partecipato alla conversazione anche Franco Baldini, consigliere di Pallotta. I due dirigenti romanisti sono partiti la mattina, su aerei diversi, verso la capitale spagnola e nel pomeriggio hanno avuto una chiacchierata molto fruttuosa per ingaggiare il mister dello Shakhtar.
C’è anche un agente italiano al lavoro in appoggio a Marco Abreu, procuratore portoghese di Fonseca che si sente pronto a lanciarsi nel campionato italiano dopo una discreta carriera in patria (ha portato il Pacos de Ferreira ai preliminari di Champions, vinto una Supercoppa col Porto e una coppa nazionale col Braga) e l’ascesa sulla panchina degli ucraini come successore di Lucescu. Alla guida dello Shakhtar ha vinto campionato e coppa tre volte su tre, più la Supercopa del 2017, ora vorrebbe una ulteriore svolta per entrare nel calcio che conta in Europa. La Roma aveva già pensato a lui in passato – era nella lista di Monchi per la panchina – ha incrociato la sua squadra durante la magnifica campagna Champions di due anni fa, faticando non poco per eliminare agli ottavi la squadra di Donetsk imbottita di brasiliani, adesso sembra essersi decisa a puntare su “Zorro”, soprannome di Fonseca per la maschera sfoggiata dall’allenatore dopo aver battuto il Manchester City. Una svolta, insomma, dopo lunghe riflessioni e le porte sbattute in faccia da Conte e Gasperini.
Nell’incontro di ieri si è ragionato su un contratto triennale da due milioni di euro abbondanti più premi, ma servono altri due-tre giorni per sciogliere tutti i nodi. contratto ancora valido di Fonseca allo Shakhtar comprende una clausola rescissoria da 5 milioni di euro ma in virtù di un gentlemen agreement con il club valido in caso di chiamate dalle big d’Europa, il tecnico è convinto di potersi liberare senza che la Roma debba pagare alcunché. Il suo rapporto col magnate ucraino presidente dello Shakhtar, Rinat Alchmetov, è molto solido. Tra domani e venerdì toccherà all’agente Abreu incontrare il patron e convincerlo a cancellare (o abbassare) quella clausola.
Inoltre Fonseca è sposato con la capo ufficio stampa personale di Akhmetov, la 28enne Catherine Ostroushko, in dolce attesa del secondogenito (l’allenatore ha avuto altri due figli dalla moglie precedente) ma pronta a seguire il marito in Italia. “Lei mi impedirebbe di andare alla Dinamo Kiev” ha scherzato nei giorni scorsi l’allenatore classe 1973, aggiungendo che “sono ambizioso, voglio lavorare nelle migliori leghe europee e credo succederà”. In netto calo l’altro candidato rimasto in corsa: De Zerbi non ha convinto del tutto la Roma (e viceversa) nell’incontro dei giorni scorsi. Da una parte il bresciano teme di “bruciarsi” nella Capitale, dall’altra la sua richiesta di inserire il suo collaboratore Salvatore Monaco nello staff dirigenziale, per poter incidere nelle scelte di mercato, ha fatto storcere il naso ai dirigenti giallorossi. Per Fonseca, quindi, sorpasso netto aspettando il lieto fine. Salvo ormai improbabili inserimenti di Sarri & Co..