IL TEMPO – SCHITO – Servono i calci di rigore alla Roma per portarsi a casa la prima edizione della Mabel Green Cup. Ma i giallorossi meritavano di vincere sul campo. Dopo il 2-2 dei tempi regolamentari è una sequenza impeccabile dagli 11 metri di Kolarov e compagni che consegna il trofeo (un bonsai) alla Roma, mentre per i Blancos è Marcelo a centrare la traversa nell’ultimo rigore disponibile. La prima della Roma di Paulo Fonseca all’Olimpico è la migliore uscita del precampionato, una squadra convincente, con Dzeko, Zaniolo e Pau Lopez sugli scudi. Se la formazione giallorossa era piuttosto prevedibile alla vigilia, visti gli infortunati a centrocampo – Fonseca ha scelto la coppia Pellegrini-Cristante, con Diawara subentrato a ripresa inoltrata – e con Dzeko bocca da fuoco del tridente formato insieme a Zaniolo e Under, Zidane ha dato una sterzata al suoi. Le amichevoli pre campionato non hanno confortato il tecnico francese che si è presentato all’Olimpico con un’inedita difesa a tre, con Carvajal e Marcelo esterni del centrocampo a cinque e l’eterno Benzema affiancato dal nuovo acquisto Hazard. Primo tempo divertente con in campo la migliore Roma vista finora. La partenza è un po’ impacciata, ma superati i primi cinque minuti i giallorossi ci prendono gusto. Dopo un paio di conclusioni dei padroni di casa arriva la prima doccia fredda della serata. Nel caldo afoso dell’Olimpico è Marcelo a scendere sulla faccia sinistra, affacciarsi in aria e concludere in diagonale alle spalle di Pau Lopez. La risposta capitolina si fa attendere poco più di un quarto d’ora e porta la firma di Diego Perotti, servito da un ispiratissimo Zaniolo che, per qualche secondo, ha ricordato un Totti d’annata per una palla servita al bacio al compagno. Il secondo vantaggio madridista arriva su un errore marchiano dell’arbitro Fabbri che non si accorge della posizione di fuorigioco di quasi un metro di Casemiro che si ritrova a tu per tu con Pau Lopez e lo punisce. Nemmeno un giro di lancette e un maestoso Dzeko, capace di servire i compagni e tenere alta la squadra, imbeccato da un filtrante di Under spacca la porta difesa da un incolpevole Courtois. Nella ripresa i ritmi calano comprensibilmente: il caldo non aiuta, la stanchezza si comincia a fare sentire per entrambe le squadre anche se il Real è più avanti nella preparazione visto che nel prossimo week end comincia la Liga. Inizia la girandola dei cambi: i primi a uscire per la Roma sono Pellegrini e Florenzi. Il terzino corre da Dzeko e infila la fascia di capitano al bosniaco, per la speranza della stragrande maggioranza del pubblico dell’Olimpico che si augura possa rimanere in giallorosso. Da parte sua, un po’ di imbarazzo con la consapevolezza che quello di ieri sera potrebbe essere l’ultimo gol con la maglia della Roma. Successivamente è stato proprio il bosniaco a lasciare il posto a Patrik Schick. Ancora divisa la tifoseria: tanti applausi per il numero 9 giallorosso ma anche qualche fischio. Il secondo tempo scorre via senza grosse emozioni. I rigori chiudono la serata: per la Roma apre Kolarov e chiude Spinazzola, fatale Marcelo per i suoi. Nota a margine: fuori dallo stadio, i Fedayn ricordano l’ex capo curva laziale Diabolik con uno striscione.