Lady Zaniolo: “Nicolò sta lavorando per giocare l’Europeo”
IL TEMPO – SONNINO – Ormai da un anno è ufficiale la sua storia d’amore con Nicolò Zaniolo, ma di lei si sa davvero poco. Giovane e bellissima studentessa di moda, Sara Scaperrotta racconta alle telecamere di «In Voga» l’amore con il calciatore della Roma.
Sara, è stato travolgente sin da subito?
«Basti dire che, dopo un mese, ci siamo tatuati l’uno il nome dell’altro: io ho scritto Nicolò sul braccio, lui Sara. Una pazzia, ma siamo ancora insieme, quindi… Prima avevo un solo tatuaggio, fatto a 17 anni: l’amour fou, l’amore folle».
Come vi siete conosciuti?
«Tramite amici comuni. Ci siamo visti un giorno, abbiamo preso un caffè insieme, ma la prima uscita non è andata benissimo. Il fatto è che Nicolò era molto timido, stava sulle sue. Avendo lo stesso carattere, non abbiamo parlato più di tanto. Io ero in imbarazzo totale, a disagio, quindi ho pensato “non ci esco più”, lui invece è stato preso da subito. Allora mi ha scritto il giorno dopo e ho deciso di dargli una seconda possibilità: ci siamo rivisti ed è andato tutto benissimo».
La gente ti ha conosciuta grazie a questa love story, ma chi è davvero Sara?
«Una ragazza semplicissima di ventun anni che studia Moda alla Sapienza».
Eppure per molti sei diventata un’influencer.
«Ma non sono poi tanto “social”, mi piace tenere privata la mia vita il più possibile. A volte pubblico qualcosa di personale, ma senza esagerare».
Critiche?
«Ogni tanto ricevo qualche cattiveria, ma è normale, non ci faccio caso. E peggio nella vita reale: ragazze che pensavo fossero mie amiche non si sono rivelate tali, ne ho sofferto».
Come gestite tu e Nicolò la gelosia?
«Siamo entrambi gelosissimi. Per me è più difficile, gli scrivono tantissime ragazze, ma devo calmarmi un po’. Anche lui è molto geloso, ma io non gli do modo. Continuo a uscire con le mie amiche, vado a cena, raramente a ballare. Certo, la mia vita è cambiata: prima viaggiavo molto, ho girato l’America con i miei genitori, con le amiche andavo a Ibiza o in Grecia. Ora mi limito e cerco di stargli vicino».
Spesso un calciatore è costretto a cambiare città. Saresti disposta a seguirlo?
«Sì, ma vorrei comunque portare a termine i miei studi».
Per Nicolò la famiglia è preziosa. Com’è stato entrare a farne parte?
«All’inizio abbiamo tenuto fuori le famiglie, volevamo tenere la storia per noi. Poi ho conosciuto la madre, una persona stupenda, andiamo molto d’accordo. Anche la sorella è di una dolcezza unica, abbiamo un rapporto bellissimo».
E invece la tua famiglia come ha accolto la notizia della tua storia con un calciatore?
«Erano un po’ titubanti, perché il mondo del calcio è quello che è. Poi, conoscendo Nicolò e vedendomi felice, non hanno avuto da ridire nulla, anzi, ora sono felicissimi».
Sembra che facciate proprio sul serio.
«A quanto pare sì».
Avete già iniziato a parlare di matrimonio?
«Ne parliamo, sogniamo. Ma è ancora troppo presto, ci penseremo più in là. Per ora comunque è come se convivessimo, dormo tutti i giorni da lui».
Com’è la vostra quotidianità?
«La mattina lui va agli allenamenti, io studio. Nel pomeriggio ci vediamo, ma non usciamo quasi mai: io magari guardo una serie tv, lui preferisce la play station, ci passa ore. Ceniamo a casa e poi… alle dieci e mezzo a letto!».
A gennaio per Nicolò quel brutto infortunio. Tu lo hai saputo subito?
«Ero allo stadio, ho visto tutto in diretta. Mi è preso uno spavento enorme, l’ho visto piangere e mi si è stretto il cuore. Ho capito subito che fosse grave e sono corsa in clinica. Poi però, vedendolo, è stato lui a dare forza a me: invece di rattristarsi mi ripeteva “Stai tranquilla”».
E difficile stargli accanto in questa fase?
«Non giocando, la sua vita è cambiata tanto. Inizialmente è stata dura perché aveva moltissime paure, ma, giorno dopo giorno, si sta dando sempre più forza, ha veramente un carattere determinato e se vuole una cosa, la ottiene sempre».
Ad esempio, rimettersi in tempo per gli Europei?
«Questo non lo so, ma penso proprio di sì, piacerebbe a tutti. Lui ci sta mettendo tutta la buona volontà per tornare più forte di prima».
Quali sono i tabù prima di una partita?
«La regola d’oro del mister è “astinenza”, quindi… mi astengo dal rispondere! Ma posso dire che Nicolò è un tipo molto preciso, va sempre a letto presto e segue una dieta sana».
Cucini tu?
«No, per ora ancora non so cucinare, ma imparerò, prima o poi».
Che cos’hai in mente per il tuo futuro?
«Il mio primo pensiero è quello di avere una bella famiglia, con tanti figli, con Nicolò, se sarà… e poi una carriera nel mondo della moda. Ho già avviato una mia linea di vestiti, usciranno quest’estate».