L’allungo di De Rossi: «Roma, voglio continuare e il Porto non ci fa paura»
LA GAZZETTA DELLO SPORT – «Se starò bene fisicamente, continuerò a giocare – chiarisce De Rossi –. Credo che le mie prestazioni siano in linea con quelle del gruppo. Non ho mai pensato di smettere. Ho fatto tre mesi fuori da calciatore serio, ho lavorato tanto e ho fatto tutto quello che dovevo per rientrare. Se continuerò a rispondere bene non vedo perché io debba smettere. Tra l’altro, sento grande affetto ultimamente». La grandezza si costruisce anche stasera. Magari sull’onda di quanto fatto lo scorso anno. «È un valore aggiunto. Ci fa arrivare un pochino più pronti a sfide delicate. Fermo restando che il Porto di gare così è abituato a giocarne tante, anche per noi può essere motivo di sicurezza. L’esperienza è stata positiva. Il Porto lo rispettiamo, ma non ci fa paura». Sfortunato, forse, lo è stato anche Kolarov, ancora in frizione con gli ultrà. «Qualche volta coi tifosi è giusto non rispondere e girarsi dall’altra parte, ma vorrei essere sempre rappresentato da uno come lui. Se si dovesse ricomporre questa piccola frattura io sarei il più contento del mondo, anche perché mi sento un po’ in mezzo. Alex lo considero un fratello. Ai tifosi dico di continuare a fidarsi di me quando dico che è un professionista come ne ho visti pochi in vita mia. È uno che dà sempre quello che deve dare, gioca in condizioni a volte difficili. Io preferisco quelli così a chi magari bacia la maglia o fa dichiarazioni al miele a i tifosi e poi al primo dolorino si ferma o se il mister gli chiede di giocare in un altro ruolo storce la bocca. Poi c’è da ricordarsi che il tifoso va assecondato quando mostra insofferenza per i risultati che non arrivano. Se tutto si ricomponesse col Porto, sarei felice».