LIBERO – PORTALUPPI – Non ho mai compreso per quale strana proprietà transitiva un calciatore dotato di buoni piedi dovrebbe poi automaticamente divenire un dirigente altrettanto dotato nel cervello, solo nelle aziende o società di calcio si vuole ciò, ultimo in ordine di flop ecco Totti, il divino, l’ottavo re di Roma, il Pupone.
Ma l’amico Malagò gli ha riservato un salone del Coni (perché, ora dovrà farlo con altri) dopo aver piagnucolato di non essere stato ascoltato, vezzeggiato ed osannato in un italiano stentato ha cercato consensi parlando di romanisti fuori dalla Roma, poi contro ogni logica aziendale e di normale intelligenza lancia la notizia che la Roma è in vendita ed è già pronta una cordata con a capo Malagò, Montezemolo, Totti medesimo. Tutto questo a Borsa in pieno svolgimento.
Io lo avrei denunciato alla Consob per turbativa del mercato. Io rammento di Totti lo sputo in direzione di Poulsen, un gesto ignobile, era il 2004, stranamente al Pupone è stato perdonato e se ne è sempre parlato mitigando il tutto.