IL TEMPO – Il calcio si rimette in moto, nelle prossime ore la Lega ufficializzerà le date e gli orari – con anticipi e posticipi – delle prossime giornate di campionato fino al 35° turno che sarà disputato in mezzo alla settimana. Nella giornata odierna arriverà anche il via libera per l’anticipo al 12 giugno per la prima semifinale di ritorno della coppa Italia come richiesto dalla Lega Calcio; l’altra semifinale di ritorno si giocherà il 13 giugno. Confermata la data della finale che andrà in scena il 17 giugno allo Stadio Olimpico di Roma: il Presidente della Repubblica Mattarella non presenzierà all’atto conclusivo, probabile la presenza del Presidente del Senato – seconda carica dello Stato – come accadde nella passata stagione.
TROPPO CALDO – Il calcio riparte, le polemiche non si sono mai fermate: anche ieri, il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi non ha perso occasione per ribadire il proprio parere negativo alle partite programmate nel pomeriggio; calcio d’inizio alle 17.15, orario canonico per Europei e Mondiali. Per completare il campionato verranno disputate 124 partite, quelle programmate nel pomeriggio sarebbero complessivamente 12, e andrebbero in scena soltanto il sabato e la domenica. Potrebbero scendere addirittura a 10 qualora la Lega Calcio decidesse per la contemporaneità di tutte le partite dell’ultimo turno di campionato in programma il 2 agosto. «Mi auguro non ci siano grossi ostacoriflettere modalità per evitare questo – ha dichiarato Tommasi – non sono capricci o impuntature strumentali. Bisogna mettere nelle migliori condizioni possibili chi dovrà generare lo spettacolo. Il tema riguarda la tutela della salute e quello degli orari mi auguro non diventi un problema. Si faccia una scelta logica, visto che bisognerà giocare tante partite in un breve lasso di tempo. Mi auguro si vada verso la tarda serata piuttosto che il tardo pomeriggio».
CAMPAGNA ELETTORALE – Le prossime elezioni per la carica di presidente dell’Assocalciatori (ancora non è stata convocata una data per l’Assemblea elettiva ndr) accende l’agone, il candidato Marco Tardelli sul proprio profilo Twitter non le manda a dire. «Dodici partite su 124 alle 17.15: davvero vogliamo discutere di questo? Cara Associalciatori, non facciamoci ridere dietro». La campagna elettorale ufficialmente non è ancora iniziata, gli interventi di Tardelli continuano a essere energici, determinati, dei tackle al limite, come quando aveva le scarpe con i tacchetti ai piedi. Il suo antagonista non potrà essere Tommasi – ha esaurito i mandati ndr – che dalla sua scrivania continua a disegnare la linea con alterne fortune. Anche sulla calendarizzazione della Coppa Italia, il presidente dell’Aic ha qualche dubbio. «La perplessità sono i pochi giorni di tempo fra semifinali e finale – sottolinea Tommasi – anche nella tutela di chi va in campo. Due partite di coppa Italia obbligano le squadre a scendere in campo con le migliori formazioni possibili, e per questo si rischia di far giocare tre partite in poco tempo agli stessi giocatori».
LE ALTRE SERIE – I problemi non sono legati unicamente alla calendarizzazione delle partite, il sindacato calciatori punta l’attenzione anche sulla situazione della Serie B e C dove le criticità non mancano. «Ci sono alcune squadre che hanno difficoltà con il rispetto del protocollo – sottolinea Tommasi – e a oggi non hanno ancora ripreso gli allenamenti di gruppo. La sensazione è che per ripartire tutti alla stessa data è necessario che tutti si mettano in linea con l’applicazione del protocollo e di conseguenza permettere ai giocatori di avere stesse condizioni».