REPUBBLICA – «Con De Vito solo attività di promozione professionale, lui era uno che aveva visibilità. Noi di politica non parlavamo, capitava solo ogni tanto. Lui è un personaggio pubblico ma di quelli che tagliava nastri perché non aveva potere». L’avvocato Camillo Mezzacapo, arrestato con l’ex presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito tenta di minimizzare il proprio ruolo e quello dell’amico, rispetto all’accusa di aver fatto da collettore di tangenti per il politico. Precisa che il costruttore Luca Parnasi interessato alla realizzazione dello stadio a Tor di Valle gli fu presentato proprio da De Vito. Ma, precisa, ebbi poi tre incontri in tutto. Mezzacapo ha svolto dichiarazioni spontanee davanti al gip Maria Paola Tomaselli.