IL CORRIERE DELLA SERA – Chi è l’uomo giusto al momento giusto per la Roma che vince la sua prima partita e ritrova una classifica dignitosa? La scelta è ampia. Pellegrini, che schierato nel suo ruolo preferito, il trequartista, serve tre assist e gioca una partita sontuosa. Oppure Mkhitaryan, che debutta e segna subito, dando l’impressione di essere adattissimo alla serie A, perché di intelligenza calcistica superiore. O forse De Zerbi, che manda in campo un Sassuolo suicida: un anno fa, contro Di Francesco, prese due gol in 23 minuti e adesso peggiora precipitando a 0-3 in 22. Il primo tempo finisce 4-0 e nel secondo la Roma colpisce due pali (Pellegrini e Mancini) e una traversa (Dzeko, ma è un gol mangiato). Il problema per i giallorossi è che non difendono tanto meglio del Sassuolo. Così Berardi segna una doppietta e il 4-2 finale non toglie tutti i dubbi sulla reale consistenza della Roma per la lotta al quarto posto che qualifica in Champions League. (…) Se Fonseca riuscirà a mixare bene tutte le opportunità offensiveele sostituzioni, la Roma può diventare pericolosa per qualsiasi avversario. Per quanto riguarda la fase difensiva, invece, deve sperare che Smalling (ieri assente per un affaticamento muscolare) dia in fretta lo stesso contributo che Mkhitaryan ha dato ieri. Il Bologna, in questo senso, sarà un banco di prova più impegnativo del Sassuolo, che si è messo a giocare solo quando la gara era già finita. L’unico costante per 90’ è stato Berardi, atteso dall’ultimo treno per fare il salto di qualità. (…)