Partita doppia: Friedkin e Vitek restano in corsa. Pallotta è sereno: «Roma, io ci sono»
GAZZETTA DELLO SPORT – Ci sono le premesse per far ripartire la trattativa fra James Pallotta e Dan Friedkin per la cessione della Roma. E anche se la sindaca Virginia Raggi si limita alla comunicazione istituzionale, cominciano a rimettersi in moto le cose anche sul fronte stadio, dove il magnate ceco Radovan Vitek ha ripreso i contatti con UniCredit anche per la società che detiene i terreni di Tor di Valle.Obiettivo luglio
Dall’entourage di Friedkin fanno sapere che non c’è mai stato il ‘gelo’ tra le due controparti. La trattativa sarà comunque da reimpostare quasi da capo, perché la valutazione di 700 milioni (debiti compresi) ormai pare improponibile. Se Pallotta potrebbe accettare una somma intorno ai 600 milioni per uscire dall’avventura senza problemi – lui e i suoi soci hanno investito in 9 anni circa 300 milioni – è possibile che Friedkin possa offrire ancora di meno (si dice che la pandemia abbia fatto perdere alle attività il 20—30% del valore). Non è sicuro che il presidente accetterà, tant’è che ieri ha detto: «Non sono preoccupato». Vitek torna in campo
Poi c’è il fronte stadio. L’imprenditore ceco Vitek, infatti, ha ripreso i contatti con UniCredit per quanto riguarda l’acquisizione delle tre imprese di Luca Parnasi, tra cui anche Eurnova che detiene i terreni dove sorgerebbe l’impianto. Anche qui bisognerà trattare: se prima il ceco avrebbe acquistato tutto per circa 300 milioni, adesso Vitek vuole anche lui uno sconto di circa il 20-30%. Non solo. Vitek, oltre al Comune, ha bisogno anche di un interlocutore con cui affrontare il tema stadio. Finora aveva parlato solo col gruppo Friedkin, quando questi, a marzo, è stato ad un passo dall’acquisire la Roma, adesso invece è in attesa.