LA GAZZETTA DELLO SPORT – BREGA – Non sono vacanze estive e nemmeno pause invernali per tirare il fiato. Sono viaggi per ricongiungersi ai famigliari, assistere alla nascita di un figlio, per curare problemi fisici o semplicemente per trascorrere questo periodo di attesa nei luoghi più cari. Il gruppo di giocatori della Serie A che ha lasciato l’Italia è abbastanza ampio, ma non uniforme. Sostanzialmente ci sono delle squadre, come Juventus, Parma e Inter, che vedono la loro rosa in gran parte in giro per il mondo; ci sono poi i casi singoli, come Leao e Ibrahimovic per il Milan e Ribery per la Fiorentina; ci sono infine i giocatori del Torino, del Verona, del Lecce, dell’Atalanta, del Napoli, della Roma, del Sassuolo e dell’Udinese che sono rimasti tutti in Italia. I periodi di quarantena sono terminati secondo scaglioni differenti. L’isolamento e il rispetto verso gli altri e verso se stessi invece non avrà scadenza se non quando le istituzioni della sanità diranno che si può tornare poco alla volta ad affrontare la nuova normalità. Ecco perché perché ad ora nessuna società ha lanciato lo sguardo oltre al 13 aprile. L’Italia e il Mondo sono ancora chiusi e, di conseguenza, anche i giocatori.