IL MESSAGGERO – TROTTA – Gennaio: mese di programmazione, opportunità ma anche di colpi ad effetto. Lo dice la storia recente e lo certifica l’almanacco delle operazioni nel mese invernale. A Torino, così come a Roma, Milano e Napoli ci sono stati momenti esaltanti, dalle grandi emozioni e aspettative. Nella Capitale ricordano soprattutto Luca Toni, Nainggolan e El Shaarawy con Perotti. Lo sbarco del Campione del Mondo 2006 aveva letteralmente acceso le fantasie dei tifosi che, già sotto le feste natalizie, intonavano la canzoncina di Matze Knop Numero uno’. Il suo innesto fu trascinante, vicino alla perfezione se fosse arrivato anche lo scudetto del 2010, ancora rimpianto. Il doppio sbarco di El Shaarawy e Perotti nel 2016 permise invece a Sabatini di oscurare la sessione precedente, la peggiore della sua carriera con gli acquisti di Doumbia, Ibarbo e Spolli.
BOMBER SCUDETTO – Gli attaccanti hanno dominato ancora di più i pensieri invernali dei dirigenti bianconeri. Da Matri a Toni fino a Osvaldo, tanti i bomber (escluso Anelka) che hanno contribuito alle vittorie bianconere. Il primo, per esempio, si rivelò decisivo per gli scudetti con Conte in panchina. La Juventus lo prelevò dal Cagliari in prestito oneroso (2,5 milioni) e diritto di riscatto (15,5 milioni). Azzeccatissimo il colpo Barzagli, deludente Rincon: il venezuelano è rimasto solo sei mesi con Allegri.
COLPI DA TRIPLETE – Sul podio interista invece i tifosi amano piazzare Adriano, Stankovic(2004), il secondo Pandev (2010) e ovviamente Cordoba con Seedorf (2000). L’Imperatore a suon di gol trascinò la squadra, mentre il centrocampista ex Lazio e il difensore colombiano si rivelarono tra i protagonisti del Triplete. Positivi pure gli arrivi di Guarin (2012) e quello dello scorso anno di Rafinha. Il brasiliano avrebbe voluto proseguire la sua avventura nerazzurra. Ma la sua storia italiana è durata appena sei mesi: per motivi di liquidità questioni tecniche, Spalletti gli preferì la scorsa estate Nainggolan. Deludente il percorso di Gagliardini: al momento il classe 94 non ha giustificato la spesa di 30 milioni di euro. Colpi suggestivi pure sull’altra sponda del Naviglio (Ronaldo nel 2007 e Cassano quattro anni dopo); e discussi come quelli di Balotelli e di Destro.Umori opposti per Van Bommel: l’olandese è rimasto un idolo dei tifosi rossoneri. Da Milano a Napoli: determinanti gli acquisti del 2014 di Ghoulam e Jorginho, in chiaroscuro l’esperienza di Gabbiadini, bocciate quelle di Pavoletti e di Vargas. La Lazio ha festeggiato Candreva; la Fiorentina indovinato Salah ma non Saponara.