LA GAZZETTA DELLO SPORT – Tutti stretti attorno alla bandiera giallorossa, nel segno di Claudio Ranieri, al debutto sulla panchina della Roma: una notte di sofferenza, una notte da uomini veri. Come voleva il tecnico. Una reazione proporzionale alla difficoltà del momento (…): «Un grande grazie ai tifosi, che ci sono stati vicini – dice il tecnico -. (…).Faccio i complimenti alla squadra, perché anche in 10 non abbiamo mai dato l’opportunità di far gol. (…)».E Ranieri ha vinto 2-1 al debutto con la Roma con lo stesso risultato del precedente esordio del settembre 2010 contro il Siena. Sempre in piedi, più vicino possibile ai suoi giocatori in una partita segnata ancora da errori in fase difensiva: «Avevo detto ai ragazzi che di gol ne avevano presi troppi da palla in uscita. La cosa migliore è il risultato, dobbiamo lavorare molto. (…).Noi il gol primo o poi lo facciamo, ma non possiamo prenderne così tanti». E nella serata del riscatto c’è stata una redenzione anche per i più discontinui, Patrik Schick in primis: «È un giocatore che ha tutto, è completo, e io gli ho detto: “Se mi fai vedere il carattere che hai messo a Oporto quando sei entrato, sei dei miei…”. (…).Zaniolo? Ha avuto un polpaccio indurito, non dovrebbe essere nulla di grave. Mi chiedete della Var? Sono super favorevole, può aiutare l’arbitro». E sotto l’altra metà del cielo, Beppe Iachini, tecnico dell’Empoli, lascia scorrere parole amare nel dopo gara: «Nei 95’ giocati la mia squadra meritava di più, (…).Il braccio di Oberlin? Era attaccato al corpo, ecco perché c’è rammarico, se fosse accaduto a parti invertite…(…)».