IL MESSAGGERO – CARINA – Ridacchia soddisfatto. Il 3-0 al Cagliari permette alla Roma, almeno per una notte, di agganciare il quarto posto. E per 90 minuti, Ranieri ha visto anche una squadra convincente: «È la migliore prestazione da quando sono tornato. Segnando presto, i ragazzi si sono rasserenati. Le qualità che hanno loro ce l’hanno in pochi. Avevo chiesto di non portare palla e di non essere egoisti, di giocare l’uno per l’altro e lo abbiamo fatto». L’obiettivo per il quale è stato chiamato è a portata di mano: «Quanti punti servono per la Champions? Non sono il tipo che fa tabelle, dobbiamo vincerle tutte». Pillola su Pastore: «Javier non lo scopro io, ha una qualità che non finisce mai. Gli ho detto gioca come sai ma difendi come dico io. Lo avevo visto bene in allenamento, che per me è sacro. Già da una settimana avevo quest’idea».
IL RECUPERO – Nel post-gara sono in molti a voler incensare la sua capacità di recuperare giocatori dati in difficoltà. Ranieri, però, con grande onestà ricostruisce quanto accaduto dopo la sessione estiva di mercato, che ha inevitabilmente influito sulla stagione: «Erano andati via giocatori importanti e quando succede così quelli che restano non sono così contenti. C’è stato forse un po’ di disappunto interiore e credo che i nuovi non siano stati aiutati tanto dai vecchi. Non perché non volessero, ma perché stavano ancora pensando all’anno precedente, a quelli che erano andati via. A Strootman, ad esempio, che aveva detto di voler rimanere. Sono tutte cose che in uno spogliatoio pesano. Ora i ragazzi stanno riprendendo consapevolezza». Tra questi c’è sicuramente Kluivert: «Ho fatto un buon lavoro, sono felice di aver mostrato un po’ di quello che so fare anche se posso fare molto di più. Mi sento molto migliorato, era il mio primo anno, in un paese diverso e una cultura diversa. Voglio restare qui».