IL TEMPO – SCHITO – Eppure il vento soffia ancora. Da oggi parte la nuova Roma con molti dubbi e poche certezze. Con il campionato archiviato, prende ufficialmente il via la trattativa con l’Atalanta per portare in giallorosso Gasperini. La prima mossa spetta al tecnico che dovrà parlare con il patron nerazzurro per cercare di liberarsi anzitempo: il contratto che lo lega attualmente alla società lombarda è in essere fino al 2021 con un’opzione sull’anno successivo. La Roma è alla finestra: l’accordo con Gasperini c’è. Percassi e i suoi hanno programmato un futuro con il tecnico e lasciarlo andare non sarà così semplice: «Il primo abbraccio – le parole del numero uno dell’Atalanta dopo la vittoria di ieri sera dei suoi con il Sassuolo che vale la prima storica ChampionsLeague atalantina – l’ho dato a Gasperini, era ovvio. Convincerlo ad allenare l’Atalanta anche il prossimo anno? È scontato che rimanga qui». Ad ammorbidire le parti potrebbero eventualmente arrivare contropartite tecniche dalla capitale. Stesso trattamento non sarà riservato a Petrachi, attuale diesse del Torino, legato ai granata per un’altra stagione. In questo caso è lui la scelta ormai assodata della Roma, ma la società giallorossa non ha intenzione di scendere a compromessi per portarlo a Trigoria. Entrambe le trattative non si risolveranno nel breve: difficile che l’affaire Gasperini possa trovare soluzione prima di una settimana, ci vorrà almeno il doppio per Petrachi. Intanto però a Trigoria è tempo di pensare alle cessioni che dovranno essere fatte prima del 30 giugno.
L’arduo compito di sbrigare quest’ingrata faccenda è nelle mani di Frederic Massara: il delfino di Sabatini potrebbe continuare a lavorare per la Roma come ha fatto dal momento dell’addio di Monchi. Una volta ufficializzato il nuovo diesse, presenterà le dimissioni e cercherà una nuova realtà in cui affermarsi: Brescia, Fiorentina e Sassuolo hanno già ampiamente dimostrato interesse nei suoi confronti. Intanto ieri, nella serata degli addii, ha
salutato anche Claudio Ranieri. Omaggiato dal pubblico, l’allenatore di Testaccio si è commosso a più riprese, sia durante il match ascoltando i cori dei tifosi pronti a osannarlo, sia, ancor di più, in occasione dei lunghi e ripetuti abbracci con Daniele De Rossi: «Era la pioggia che scendeva – ha commentato sorridendo il mister -, sono belle cose per chi è tifoso
della squadra, sono veramente contento». Tanta commozione e un pizzico di malinconia per
una serata che ha segnato la fine di un’era cominciata due anni fa con l’addio di Francesco Totti: «Chiudevamo la stagione, lui giocando qui e io allenando qui. Sono state emozioni bellissime e andiamo avanti». Dove andare è ancora un’incognita, ma la pazienza è una qualità che Ranieri sa coltivare con cura: «Tanti anni fa sono andato all’estero e mi sento un
allenatore europeo, internazionale. Dove ci sarà da risolvere qualcosa mi chiameranno».
Per quanto riguarda il futuro della Roma, l’ormai ex tecnico romanista ha già ceduto il testimone in un passaggio di consegne che si compirà realmente tra qualche settimana: «Da tifoso mi auguro che si faccia bene e spero per il meglio». Una speranza che, di questi tempi, accomuna in molti sulla sponda romanista del Tevere.