IL TEMPO – AUSTINI – Vacanze finite. Ma il rientro, per molti, sarà solo di passaggio. La nuova Roma di Paulo Fonseca inizia ad allenarsi martedì a Trigoria con una rosa provvisoria e in pieno rifacimento. A cominciare dai pilastri. Dopo De Rossi e Manolas, sta per salutare El Shaarawy ormai destinato alla Cina, mentre Dzeko è un promesso sposo dell’Inter. Oltre a loro, Petrachi proverà a piazzare altrove Olsen, Nzonzi, Karsdorp e almeno uno fra Perotti e Pastore. Senza dimenticare che la posizione di Zaniolo resta sempre in bilico fino a quando non verrà sistemata la questione del rinnovo.
Insomma il protagonista del raduno giallorosso rischia di diventare più il direttore sportivo che l’allenatore, di rientro oggi in Italia dopo aver ricevuto il premio di miglior tecnico dell’anno in Ucraina. Sulla scia di quanto dichiarato nella conferenza stampa d’insediamento, Petrachi ha intenzione di convocare nel suo ufficio tutti i giocatori al centro di casi di mercato. E di spiegare loro che “L’aria è cambiata”. A quelli citati vanno aggiunti i vari Gerson (ha rifiutato la Dinamo Mosca e non andrà al Flamengo), Defrel (verso il Cagliari a prescindere da Barella), Gonalons, Coric e diversi giovani che non rientrano nei programmi del club. Il dirigente salentino parlerà chiaro, a cominciare da Dzeko che ha iniziato a discutere con Antonio Conte di un possibile approdo all’Inter dallo scorso febbraio, poi ha raggiunto l’accordo economico con i nerazzurri e ora aspetta solo di essere ceduto. Ma la Roma pretende che i nerazzurri paghino il giusto e non certo gli 8 milioni di euro offerti: la richiesta è 20, considerando che manca un solo anno alla scadenza del contratto, arrivare intorno ai 12-15 sarebbe già un buon risultato.
I giallorossi puntano a sostituire Dzeko con Higuain ma la strada è lunga. E nei discorsi con la Juventus aleggia sempre il nome di Zaniolo, un altro con cui Petrachi intende confrontarsi a brutto muso dopo aver già discusso col procuratore Vigorelli: il giovane ex Inter non è considerato incedibile, soprattutto dopo i segnali non certo positivi forniti sul piano caratteriale tra finale di stagione ed Europeo Under 21. Un’offerta da 50 milioni potrebbe convincere la Roma a cederlo, anche se i programmi iniziali prevedevano la sua conferma. Si vedrà, intanto Nzonzi si prenderà la multa per non essersi presentato al primo giro di visite e dovrà sostenerle domani, alla vigilia dell’inizio del ritiro, insieme a Dzeko, Olsen, Schick, Kolarov, Mirante e Under, tutti reduci da impegni con le nazionali a inizio giugno. Gli ultimi a rientrare saranno gli Under 21 Pellegrini e Zaniolo, poi Diawara, unico volto nuovo al debutto Spinazzola. Florenzi e Cristante hanno già effettuato i test e si presenteranno insieme al resto della squadra martedì mattina a Trigoria, con seconda seduta del giorno fissata al pomeriggio.
Almeno nella prima parte del ritiro i giocatori dormiranno nel centro sportivo, c’è un po’ di apprensione per il caldo di Roma e, via via, Fonseca si renderà conto se è il caso di spezzare l’estate con una parte di allenamenti altrove. Le prime amichevoli si giocheranno a Trigoria contro la Primavera e selezioni locali, il 31 luglio alle 20.30 è stata programmata una sfida al Curi con il Perugia che verrà presentato quel giorno (gli umbri stanno spostando l’amichevole già fissata il 30 con lo Spezia), il 3 agosto la Roma sarà di scena a Lille, in cantiere un test col Valladolid. II resto del programma, come il mercato, e da scoprire.