IL MESSAGGERO – Per Fonseca, intervenuto ieri in conferenza stampa, non ci sono alibi di alcuna sorta che giustificano questo momento di crisi, neanche quello della tanto appellata pressione della piazza: «La prima cosa che ho sentito, appena arrivato, è stata: qui è difficile perché c’è tanta pressione. Se però un allenatore non vuole riceverla, non può guidare una grande come la Roma. Esiste in ogni club. Se non avessi voluto pressioni, non sarei qui». Allora già da stasera, dal match di Europa League con il Gent, è necessario ribaltare gli ultimi numeri di inizio 2020 tra cui quelli dei gol subiti: in media la Roma incassa 2 reti a partita (18 in 9 gare). «Non c’entra il sistema di gioco, ma la concentrazione: la squadra è meno tranquilla. Sente che qualsiasi dettaglio può far prendere gol. Poi non è normale subirne da palla inattiva. Ci addestriamo per questo». In conferenza stampa, accanto al tecnico lusitano, c’era Smalling che non ha voluto dare indizi sul suo futuro: «Di Roma mi piace tutto, ma ora penso solo a giocare».
Se la squadra giallorossa sta attraversando un momento negativo, il Gent invece viene da 2 mesi senza perdere: in campionato è reduce da 5 vittorie e 2 pareggi in 7 match ed è al 2° posto in classifica a 9 punti di distacco dal Bruges. In Europa League, dopo aver superato 3 turni di preliminari, ha chiuso da imbattuto la fase a gironi vincendo il gruppo I davanti al Wolfsburg.