LA GAZZETTA DELLO SPORT – PUGLIESE – Qualcuno pensando a lui è già tornato al 2012, quando a Roma si affacciò un altro giovane brasiliano, Marquinhos. Anche lui, sconosciuto, proprio come era Ibanez quando la Roma ha deciso di investirci su, a gennaio. Il paragone è ingombrante, ma la Roma aveva una certezza: Ibanez non è una scommessa, ma una risorsa. E anche grazie al lavoro di Fonseca, ora è diventato un titolare. Prima del lockdown non aveva ancora visto il campo, ma durante la pandemia Fonseca ha potuto spiegargli come muoversi, i posizionamenti da prendere, le posture da assumere. Tutta teoria, è vero, ma quando la Roma si è ritrovata Ibanez era un giocatore diverso. Con l’infortunio di Smalling il tecnico lo ha messo al centro della difesa a tre: “Perché è veloce e sa impostare“, ha detto il portoghese.