IL CORRIERE DELLA SERA – Non passa giorno senza infortuni alla Roma. L’ultimo a cadere sul campo di battaglia è Davide Zappacosta, che si è rotto il legamento anteriore del ginocchio destro nell’allenamento a Trigoria, di ritorno dalla trasferta austriaca di Europa League. Il difensore è già stato operato ieri pomeriggio, a Villa Stuart, e inizierà subito il percorso riabilitativo, che non sarà inferiore ai quattro mesi (…). Quella dei legamenti crociati, alla Roma, è una vera e propria maledizione. Dal 2014 a oggi, sotto cinque allenatori diversi (Garcia, Spalletti, Di Francesco, Ranieri e Fonseca), gli infortuni di questo tipo sono stati 14: Strootman (marzo 2014), Capradossi (settembre 2015), Ponce (novembre 2015), Nura (maggio 2016), Mario Rui (luglio 2016), Florenzi (ottobre 2016 e febbraio 2017), Emerson Palmieri (maggio 2017), Luca Pellegrini (luglio 2017), Karsdorp (ottobre 2017), Bouah (novembre 2018 e settembre 2019), Bianda (febbraio 2019) e ieri Zappacosta. Si era rotto il crociato anche Rudiger (giugno 2016) ma durante il ritiro della nazionale tedesca prima dell’Europeo. Storie diverse – in partita, in allenamento, con la prima squadra, con la Primavera, con diversi preparatori atletici e su campi diversi, con diversi staff medici – ma legate tra loro dalla sofferenza dei calciatori (la cosa più importante) e dai problemi causati agli allenatori e al bilancio societario. Una vera e propria ecatombe, che ha convinto il club a un comunicato ufficiale che parla curiosamente di infortunio «riportato in modo del tutto fortuito» (…).