LA GAZZETTA DELLO SPORT – PUGLIESE – Subito dopo Napoli, Paulo Fonseca lo aveva detto che non avrebbe cambiato molto. Qualcosa però sì, e dunque il 3-5-2 del San Paolo si è trasformato in 3-4-2-1 all’Olimpico contro il Parma. Una differenza sottile, ma che in realtà fa tutta la differenza del mondo. Perché con i due trequartisti alle spalle della punta la Roma ha trovato più palleggio e pericolosità in fase offensiva. Con questo sistema tra l’altro Fonseca si può permettere di tenere vicino alla punta Mkhitaryan, che in 22 partite ha sfornato 8 gol e 5 assist. Insomma, un giocatore che deve essere vicino alla porta. L’armeno tra l’altro sarà assente a Brescia, causa squalifica, e al suo posto potrebbe essere schierato Perotti. A fare la differenza contro il Parma è stato anche Pellegrini, per il velo sul gol del pari, per il palo colpito e per una serie di belle giocate. Quando i piedi buoni si accompagnano, è facile che i pericoli crescano. Così si è visto spesso dialogare nello stretto anche tutti e tre i tenori della Roma: Pellegrini, Mkhitaryan e Dzeko.