Roma, Petrachi deve fare cassa: da Nzonzi a Pastore, è ora di sfoltire
REPUBBLICA.IT – MORRONE – Adesso che con gli arrivi di Veretout e Diawara la Roma ha completamente restaurato il centrocampo, è arrivato il momento di sfoltire la rosa con qualche cessione. Fonseca, per la verità, sta ancora aspettando gli altri rinforzi che Petrachi gli ha promesso: un centrale difensivo da affiancare a Mancini (ma Alderweireld resta una pista complicata), un esterno d’attacco, un terzino destro e un centravanti che prenda il posto di Dzeko. Prima di poter accontentare il proprio allenatore, però, il direttore sportivo giallorosso deve necessariamente fare cassa e trovare una sistemazione alla piccola truppa di indesiderati che si trova a Trigoria. Una sorta di de-Monchizzazione che, nei piani del club, è destinata ad azzerare il mercato deludente portato avanti dal ds spagnolo lo scorso anno.
Il primo sulla lista dei partenti è Steven Nzonzi, che non rientra nei piani di Fonseca e che il club sta disperatamente cercando di cedere: il francese ha mercato in Francia, con Lione e Marsigliache hanno mostrato interesse nei suoi confronti ma l’ostacolo principale rimane il suo alto ingaggio da 3 milioni. È in uscita pure Gonalons, richiesto dal Newcastle, così come Olsen che ha molte pretendenti in Premier League, mentre Bianda si appresta a tornare in Francia, per la precisione al Nizza che ha sorpassato la concorrenza del Nantes. Più controversa rimane la questione relativa a Florenzi, che nelle prime due amichevoli estive giocate dalla Roma è stato schierato da Fonseca nel ruolo di esterno alto, dicendo così addio ai vecchi tormenti vissuti da terzino. La società non lo ritiene più incedibile ed è pronta a valutare offerte qualora arrivassero, ma finora non si è fatto avanti nessuno, nemmeno il Tottenham. Stesso discorso per Pastore, che la Roma si augura di riuscire a cedere e che però sembra destinato a rimanere nella Capitale per la semplice ragione che non si sono ancora palesate squadre col portafogli così vasto da poter accontentare le richieste d’ingaggio dell’argentino dai muscoli fragili. Manca ancora qualche giorno e poi si concretizzerà invece la cessione di Dzeko all’Inter: Petrachi attende solo che l’Inter alzi l’offerta per il bosniaco, ancora ferma a 12 milioni, puntando sul forte nervosismo di Antonio Conte che non intende aspettare all’infinito per ricevere il sostituto di Icardi.
Sbarcato ieri a Roma dopo l’esperienza in Coppa d’Africa con la Guinea, Amadou Diawara è pronto per recitare il ruolo da titolare nel centrocampo di Fonseca, che ha insistito molto affinché la Roma lo prelevasse dal Napoli inserendolo nell’affare Manolas. Il mediano 22enne, cresciuto con il mito di Yaya Tourè, si è presentato ai tifosi giallorossi attraverso un’intervista al canale televisivo del club. “Per me essere un giocatore della Roma significa essere fortunato – ha detto Diawara -. Ho rinunciato a un po’ di giorni di vacanza per rientrare prima, perché non vedevo l’ora di conoscere l’allenatore e i nuovi compagni. Con il mister Fonseca ho parlato per telefono prima del mio arrivo, non vedo l’ora di lavorare con lui, sarebbe un onore essere a sua disposizione“. Il centrocampista ha ricordato poi l’ultima volta che ha affrontato da avversario il suo attuale allenatore, in occasione della sfida di Champions League del 2017 tra il Napoli e lo Shakhtar Donetsk. “Loro erano una squadra molto forte e spero che il mister possa ripetersi anche qui a Roma. All’andata ci avevano messo in difficoltà, mentre al ritorno avevamo preparato meglio la partita. La mia prima volta all’Olimpico? È stato con il Bologna, quella volta mi sono emozionato molto perché giocavo per la prima volta in uno stadio importante e pieno di gente. Ai tifosi della Roma prometto di dare il 100% in allenamento e in partita per aiutare la squadra“.