Roma, quattro giorni di fuoco: sono in palio presente e futuro
CORRIERE DELLA SERA – Il conforto più grande arriva dalla virata in fase difensiva: dopo aver subito 11 gol nelle ultime 12 partite, la Roma ha inanellato due clean sheet consecutivi contro Gent e Lecce. Tenere inviolata la rete anche in occasione della gara di ritorno contro la squadra di Thorup, vorrebbe dire passare il turno in Europa League. Dare solidità alla difesa significherebbe garantire qualche piccola certezza in chiave rincorsa al quarto posto, piazzamento di grandissima importanza al livello economico.
Alla qualificazione della Roma per la prossima edizione della Champions League è legata anche un’oscillazione del prezzo di cessione del club, ormai ad un passo: Friedkin è vicinissimo a diventare il 24esimo presidente giallorosso, e pronto a conferire a suo figlio Ryan un incarico di rilievo, da ricoprire sul posto, al contrario di quanto fatto da Pallotta.
Per la firma sui contratti preliminari, che potrebbe arrivare tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, ci sono gli ultimissimi dettagli da limare, ma nulla è più in discussione. Del Consiglio d’Amministrazione farà parte anche Marc Watts, presidente del Friedkin Group dal 2011.
La programmazione per la prossima stagione, invece, risulta più spinosa: diversi giocatori della rosa attuale sono in stati presi in prestito, e molti altri sono stati mandati a giocare altrove, sempre a titolo temporaneo. Kolarov, poi, potrebbe chiedere di partire nonostante il recente rinnovo, mentre Juan Jesus è uscito da tutte le rotazioni nonostante il contratto che lo lega alla Roma fino al 2021. Una mole di lavoro che, se accumulata a giugno, può ripercuotersi sulla riuscita della sessione di calciomercato.