18 Apr 2020In Rassegna stampa7 Minuti

Si cercano nel Lazio gli stadi per ospitare il campionato di serie A

REPUBBLICA.IT – BIANCHI – Il professor Walter Ricciardi, che è consulente del ministro Speranza e della Figc, ha spiegato che è necessario “differenziare le aree per livello di rischio, stiamo proponendo di giocare al Centro-Sud“. Un’ipotesi che adesso viene presa in considerazione anche dalla Figc: Gravina, che prima era contrario, ora sta esplorando tutte le soluzioni, anche quelle estreme (vedi Spy calcio del 7 aprile). La Lega di A non ne vuole sapere, al momento: ma che succederebbe se il prefetto di Brescia, alla ripresa del campionato, “intorno” a fine maggio-primi di giugno, chiudesse la stadio Mario Rigamonti? Il Milan ha già fatto sapere che sarebbe disposto a traslocare, tanto si gioca a porte chiuse. L’Inter non ne vuole sapere di lasciare il Meazza. Ma anche l’Atalanta si trova in una città, Bergamo, che ha pagato (sta pagando) conti altissimi al virus. La Lega non può imporre ai club i campi neutri e si augura che da qui a 40 giorni la situazione si possa essere (quasi) normalizzata. La Lega vorrebbe riprendere la “nuova“stagione con la Coppa Italia a fine maggio, e, a seguire, con le 12 giornate di campionato (più quattro recuperi) che restano. In un primo tempo si pensava di andare a Napoli, ma la presa di posizione del Governatore De Luca, che minaccia di chiudere la Campania, costringe a studiare anche altre soluzioni. Questa è possibile: le tre gare che ancora restano della Coppa Italia si giocherebbero tutte a Roma, stadio Olimpico. Tutte le partite in chiaro, per la gioia di Spadafora, su Rai 1. Il 27 maggio Juve-Milan, il 28 NapoliInter e il 2 giugno la finalissima (magari alla presenza del Presidente della RepubblicaMattarella, visto che il 2 giugno è proprio la Festa della Repubblica…). Sarebbe un bel segnale di ripartenza per il calcio, e per il Paese. Poi si sta anche pensando all’eventualità che davvero non si possa giocare al Nord (e se l’ha detto Ricciardi:..). Nel Lazio ci sono stadi a sufficienza: a Roma, oltre all’Olimpico, 5 campi all’Acqua Acetosa, poi RietiFrosinone e Tivoli (dove andrebbero in ritiro gli arbitri). Sky magari si accontenterebbe di avere solo 6 telecamere invece di 12, e non ci sarebbero nemmeno Var e gol line technology. Ma qui siamo in emergenza e come dicono giustamente sia Gravina che Dal Pino bisogna fare il possibile e l’impossibile per finire questa stagione maledetta. Molte squadre del Nord quindi si sposterebbero al Centro Sud (chiaro che la Fiorentina, ad esempio, resterebbe a Firenze). Oltre al Lazio si era pensato anche a BariPalermoCatania ma ci potrebbero essere problemi magari coi governatori o coi sindaci mentre Roma è, e resterà, Città Aperta. Massimo Cellino, n.1 del Brescia, comunque conferma la sua posizione: “Mi ha chiamato De Siervo e mi ha chiesto se ero disposto a giocare in campo neutro. Gli ho risposto che io non sono disposto a giocare da nessuna parte, il campionato deve finire qui, non può certo superare il 30 giugno, è una questione di contratti dei giocatori. Sento parlare anche di settembre, ottobre. Una follia. Se non gioco mi danno la sconfitta a tavolino? Pazienza. Si rovinerebbe anche la prossima stagione. E io sto già programmando come tornare in A. E’ solo una questione di soldi, per questo vogliono giocare a tutti i costi, a cominciare da Gravina. Vogliono spartirsi i soldi delle tv. Io non ci sto. Avete visto che è successo a Brescia, a Bergamo, a Cremona? Come si può pensare di giocare ancora. Organizziamo per la prossima stagione, da settembre“. L’Atalanta invece è disposta a lasciare Bergamo e giocare a Reggio Emilia, che ospita già il Sassuolo.

 

E’ stata convocata intanto per martedì prossimo 21 aprile un’assemblea della Lega di A. Nell’ordine del giorno dei lavori, il presidente Paolo Dal Pino ha indicato fra l’altro “l’aggiornamento sui rapporti con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-21 e sulla fatturazione e pagamento della sesta rata dei corrispettivi 2019-20; audience certificata della stagione sportiva 2019-20: adozione di parametri di rivalutazione ed eventuali correttivi; scenari attività sportive e relativi protocolli“. Assemblea caldissima, su un tema che sta a cuore a tutti, i soldi delle tv. Entro fine mese, inoltre, si deciderà che fare con gli altri campionati. Probabile che quello Primavera venga cancellato, problemi seri per la B, impossibile ripartire per C (anche se Francesco Ghirelli è un lottatore…) e serie D. Anche se il presidente Cosimo Sibilia sarebbe disposto a sposare il concetto del campionato solare, che piace tanto a Infantino e non spiace affatto a Gravina: i dilettanti tornerebbero quindi a giocare, dopo una sosta infinita, a settembre e chiuderebbero la stagione 19-20 ad ottobre. La prossima annata partirebbe a gennaio 21 per finire a giugno. Intanto, Frosinone, Monza e Foggia hanno minacciato già cause legali se i loro campionati non si concluderanno. De Laurentiis inoltre tiene molto al Bari, in corsa per la promozione in serie B (…).