IL MESSAGGERO – Chissà se la festa da mille e una notte organizzata da Chris Smalling per i suoi 30 anni in una villa sull’Appia Antica, sia un segno d’amore per la città di Roma. Solo il tempo darà una risposta, i fatti per adesso dicono che i suoi due agenti Featherstone (proprietario della Omni Sports) e il collaboratore Thornton sono arrivati ieri nella Capitale per stare con lui e incontrare Petrachi per intavolare un discorso sul futuro.
Il centrale è già entrato nei cuori dei tifosi romanisti che hanno scordatoManolas e lo stanno imparando ad apprezzare, d’altronde l’ex Manchester è arrivato in Serie A decurtandosi lo stipendio e giocarsi le sue possibilità. Pallotta ringrazia e sarebbe pronto a ingaggiarlo a titolo definitivo, anche se la nuova linea del club è quella di non fare contratti onerosi a calciatori over 27. Il giocatore, però, nella Capitale si trova bene, è soddisfatto della sua esperienza nella Roma e sarebbe pronto a firmare un accordo fino al 2023 a 3 milioni a stagione (la scadenza con lo United è al 2022). Petrachi e Fienga ci stanno pensando: l’offerta pronta per gli inglesi è di 12 milioni (che possono diventare 15), la domanda invece è di 20, ma trattando possono scendere a 18. La sensazione è che i due club possano incontrarsi a metà strada con un accordo di 15 più bonus.
Le altre due opzioni sono un anno di prestito oneroso, o una prelazione nel caso in cui la Roma dovesse vendere Zaniolo (un emissario del Manchester era a Palermo per Italia-Armenia per visionare il centrocampista inNazionale). Intanto Fonseca sorride perché ha recuperato Spinazzola e Kalinic in vista dell’Istanbul Basaksehir.