IL MESSAGGERO – FERRETTI – Volgi lo sguardo verso la tribuna d’onore per scorgere il capoccione del Capitano: niente. Allora punti gli occhi verso il centro del campo per inquadrare almeno la sagoma truce ma rassicurante dell’Ultimo Capitano: niente. E così in un attimo trovi conferma, non senza un filo di batticuore, che la nuova Roma è davvero nuova. Inevitabilmente nuova. Anche se in campo all’inizio ce ne sono dieci che c’erano già nella passata, fallimentare stagione. A colpi di ricordi potremmo andare avanti per giorni, solo che urge l’esigenza di dare un giudizio sulla nuova/vecchia Roma vista contro il Genoa dell’ex Aurelio Andreazzoli, passato ingloriosamente alla storia per essersi fatto sbattere una coppa in faccia nel giorno del derby più derby della Capitale. E il giudizio, al fischio finale di Calvarese, racconta di una Roma ancora approssimativa, molto approssimativa e destinata a regalare sistematicamente l’over agli scommettitori. Che, se ci pensate bene, non è una riflessione dolce.
IMPIANTO FASULLO – Perché se tu, come accaduto ieri sera, segni tre reti e non conquisti i tre punti vuol dire che sei una squadra non equilibrata; che hai grossi problemi quando non hai la palla e che quei problemi non possono essere solo tecnici. Siamo in agosto, è vero, ma l’attuale brutta (vecchia?) realtà della Roma è sotto gli occhi di tutti. La Roma è andata tre volte in vantaggio ma non ha saputo vincere la partita perché ha dimostrato di essere troppo facilmente attaccabile e perforabile, e non soltanto passando attraverso le corsie laterali. Senza dimenticare, anzi sottolineando la pochezza di chi era delegato a difendere centralmente la porta giallorossa e che ha contribuito in maniera determinante a far fare bella figura al Genoa. Il portoghese Paulo Fonseca, che in avvio ha spedito il nuovo Mancini in panchina, si va sgolando da settimane per avere un altro difensore centrale: come dargli torto dopo aver visto lo scempio combinato da chi ieri sera stava davanti a Pau Lopez?
SERVONO INNESTI – Gente impresentabile che, ormai, dovrebbe dedicarsi a un altro sport. Se Mancini non può (ancora) fare il titolare, servono due nuovi innesti. Subito. Ma è l’intero impianto difensivo che merita un’immediata aggiustata, perché a forza di over si fa poca strada. E in arrivo c’è il derby.