IL MESSAGGERO – TRANI – Senza stadio e senza ds, ma il Wolfsberger Ac (o più semplicemente il Wolfsberg) è comunque il vanto della Carinzia. I Lupi del presidente Dietmar Riegler, conquistando il 3° posto nell’ultima Bundesliga austriaca, si sono garantiti la prima partecipazione alla fase a gironi di una coppa europea. E sono partiti forte, con il poker di Monchengladbach. Il merito va all’allenatore Gehrard Struber che, oltre a dedicarsi al mercato, ha cambiato lo spirito della squadra che è chiaramente a trazione anteriore. Il tecnico, lavorando bene già nelle giovanili del Salisburgo che poi lo ha promosso vice allenatore, ha subito lasciato il segno nel suo nuovo club. Che dall’anno scorso, con il budget limitato di 8 milioni (a busta paga, per il marketing e la comunicazione solo due dipendenti), è la sorpresa del campionato.
ROSA FATTA IN CASA – Struber è imitato, nello stile di gioco, proprio dalle altre big, il Salisburgo e il Lask. Il Wolsberger Ac diverte. E segna a raffica: più di 2 reti a partita di media (23 nei primi 9 match della Bundesliga). Il presidente Riegler, imprenditore nel ramo dei legnami, coinvolge nel club pure la moglie affianca l’allenatore nel mercato. Il blocco della squadra è austriaco, ma 4 titolari sono stranieri: il serbo Rnic (centrale difensivo), il tedesco Schmitz (terzino mancino), l’ivoriano Niangboo (attaccante) e l’isrealiano Weissman (centravanti). E’ quest’ultimo, insieme con il trequartista Liendl, la stella. Se l’unico gol di Kalinic, nel 2019, è lontanissimo (il 16 gennaio, in Coppa del Re, contro il Girona), Weissman, arrivato in estate dal Maccabi Haifa, ha già realizzato 15 gol in 11 partite (9 in campionato, 5 in Coppa di Lega e 1 in Europa League). Il Wolfsberger, 3° in Austria dietro al Salisburgo e al Lask, è imbattuto da 8 partite: dopo 7 successi nelle 3 competizioni, il pari casalingo di sabato in campionato contro il Wattens.