LA REPUBBLICA – FERRAZZA – Tall Lamine Junior, attaccante, classe 2001 originario del Senegal con passaporto francese, è stato tesserato dalla Roma ufficialmente una ventina di giorni fa, dopo esser però sbarcato a Trigoria già la scorsa estate. Appena arrivato ha svolto qualche allenamento con la prima squadra, ma è stato poi aggregato stabilmente alla Primavera di Alberto De Rossi. E la storia di questo quasi diciottenne (li compirà il 5 dicembre) è molto simile a quella di altri suoi conterranei. Tall è infatti arrivato come profugo clandestino, trascorrendo i primi mesi italiani in una casa famiglia. Il primo a individuarlo in mezzo ad altri ragazzi è stato un osservatore dell’Ascoli, che gli ha permesso di allenarsi nelle Marche, prima del trasferimento nella capitale, la scorsa estate. Il centravanti, molto forte fisicamente e velocissimo, ha esordito con i baby giallorossi il 15 novembre scorso, pochi giorni dopo il suo tesseramento (arrivato in ritardo per motivi burocratici), subentrando in corsa contro l’Inter e risultando subito decisivo con un assist per il definitivo 4-2 a favore della Roma. Tall è stato protagonista anche nella sua seconda apparizione (la prima in casa), contro l’Atalanta, infilando un gol-capolavoro in rovesciata a dimostrazione della velocità d’inserimento in squadra del ragazzo, soprannominato “Bara” dai compagni. Una favola moderna, quella di questo ragazzone descritto come molto rispettoso e consapevole di doversi costruire con le sue forze un “lieto fine” che lo aiuti, grazie al calcio, a risistemare la sua vita. Magari convincendo anche Paulo Fonseca a dargli una chance in prima squadra, visto che Edin Dzeko non ha al momento alternative naturali che gli consentano di poter ogni tanto tirare il fiato.