GAZZETTA – Javier Tebas, 56 anni, è stato il protagonista dell’affollata colazione informativa organizzata a Madrid dal Forum Europa e tra i tanti temi toccati nel suo intervento ha espresso la ferma convinzione di poter sconfiggere il nuovo modello di competizioni europee noto come «Super Champions» e ha illustrato con orrore manageriale i dettagli del Decreto Crescita del governo di Giuseppe Conte che potranno essere applicati al calcio italiano, con benefici che secondo Tebas riporteranno la Serie A a livelli economici molto competitivi. […]
Sulla Super Champions: «Non sarò presidente della Liga se dovesse essere approvato un progetto che di fatto uccide il calcio spagnolo, non potrei guardare in faccia quei presidenti che investono centinaia di milioni nel calcio dicendo loro che ho approvato un modello che di fatto ridurrà i guadagni dei loro club del 40%. Quando mi dimetterò sarete autorizzati a pensare che sarò stato sconfitto in questa guerra». […]
Poi l’analisi preoccupata del Decreto Crescita: «In Italia il 29 giugno sarà approvata una nuova legge fiscale che di fatto metterà il calcio italiano in grande concorrenza con il nostro. Faccio un esempio: un nuovo straniero tesserato da un club italiano con uno stipendio da un milione di euro al sud pagherà 45.000 euro, qui da noi 450.000, dieci volte di più. E se andrà al nord, visto che hanno diviso l’Italia in due aree geografiche, pagherà circa 150.000 euro, un terzo rispetto alla Liga. Si vedono già i primi risultati: l’Atalanta ha preso un giocatore del Siviglia (Muriel, ndr)».