IL TEMPO – BIAFORA – Giorni storici per il futuro della Roma, che a quasi 9 anni di distanza dalle firme preliminari tra Unicredit e il gruppo guidato da DiBenedetto e Pallotta è pronta a passare nuovamente di mano. Il futuro proprietario del club giallorosso sarà il Gruppo Friedkin guidato da Dan Friedkin, 504° uomo più ricco del mondo secondo la classifica stilata da Forbes: l’imprenditore texano, classe 1965, è dal 1995 a capo del consorzio fondato dal padre Thomas ed è già da qualche anno che ha posato lo sguardo sulla società di Trigoria, rifiutando alla fine del 2017 una possibile partecipazione al precedente aumento di capitale. Il percorso del tycoon di Houston è iniziato ufficialmente alla fine della scorsa estate con la scelta come advisor dei banchieri di JP Morgan e degli avvocati dello Studio Chiomenti e oggi – l’intenzione di entrambi i fronti è questa e nel caso non si vuole andare oltre domani – a New York, probabilmente negli uffici della Raptor Groupsituati al quarto piano del 401 ovest della quattordicesima strada di Manatthan, saranno siglati i contratti preliminari per la cessione delle dodici società che fanno capo alla AS Roma Spv Llc. Il veicolo costituito nel 2011 in Delaware ha il è controllo del 3,293% di AS Roma Spa, e per tramite della partecipata al 100%, la Neep Roma Holding Spa, un altro 83,284% del totale delle azioni del club giallorosso. A finire nelle mani del gruppo che fattura oltre 9 miliardi di dollari annui non sarà però soltanto la società calcistica, ma tutte le aziende inserite nella galassia romanista, comprese quelle che si occupano del futuro stadio di Tor di Valle, progetto che dovrebbe essere portato avanti da Friedkin. Ieri le parti hanno avuto nuovi incontri negli uffici della società di Pallotta, tornato a Boston per seguire le fasi finali della trattativa, portata avanti in prima persona da Bob Needham, suo braccio destro. I legali del presidente della Roma e quelli di Friedkin stanno rivedendo ogni parola delle oltre 500 pagine di contratti e ogni minimo cambiamento incide su numerose pagine dell’intero faldone documentale. Anche ieri gli uomini del futuro patron giallorosso – oltre alle firme verrà effettuato un deposito di garanzia da 50 milioni e poi partiranno tutte le procedure in vista del closing definitivo – hanno acquisito nuove carte legate alla Roma e sono stati ulteriormente aggiustati dal punto di vista tecnico-giuridico alcuni allegati contrattuali. Siamo agli sgoccioli.