Zaniolo, zero minuti nell’Inter: club e Spalletti nel mirino
LA GAZZETTA DELLO SPORT – A sette mesi di distanza, la trattativa che ha portato Zaniolo dall’Inter alla Roma fa imbestialire i tifosi nerazzurri. E lo fa soprattutto perché il rendimento di Nainggolan è nettamente sotto le aspettative. Le parole di Spalletti nel post Sassuolo fanno in qualche modo rumore: «Radja non ha la condizione per mettere il suo marchio. Deve continuare a lavorare, mettere qualcosa in più nel motore. Non è mai stato in condizione di giocare. Ma siamo convinti sia un acquisto importante per il prossimo futuro, può darci tanto».Spalletti lo mise in prima fila, dopo un inseguimento che durava da 12 mesi. E mandò il messaggio forte e chiaro al club: chiudere assolutamente, è il giocatore che cambierà il volto della squadra. Tutti d’accordo, benintesi, come lo stesso Spalletti tiene a ricordare oggi. Tanto che durante la trattativa con la Roma, a fronte della richiesta di Monchi di inserire uno tra Radu, Colidio e appunto Zaniolo, l’Inter cede solamente di fronte al terzo nome, valutato 4 milioni e 230 mila euro. E oggi, tra i tifosi nerazzurri, qualche domanda nasce spontanea. Com’è stato possibile, è l’interrogativo più gettonato sui social. C’è chi chiede dimissioni a destra e sinistra, chi vorrebbe vedere le relazioni della partite della Primavera. E chi ironicamente domanda: non si potevano dare alla Roma Joao Mario e D’Ambrosio? La consolazione dell’Inter è (almeno) in un passaggio: l’accusa di «plusvalenza facile» nel caso di Zaniolo non regge… Certo, i rimpianti sembrano destinati a durare nel tempo. E solo un fatto potrebbe in qualche modo renderli più tollerabili: un girone di ritorno di Nainggolan da vero Ninja. Perché ora c’è da star dietro a Nicolò anche sulla quantità, non solo sulla qualità.