Ritiro a Trigoria e poi gli USA, i giallorossi provano a fare bis
GAZZETTA DELLO SPORT – CECCHINI – Diciamolo subito: al momento non ci sono certezze, anche perché tutto dipenderà dal posizionamento finale in classifica (ovviamente, c’è una enorme differenza tra qualificarsi per la Champions oppure dover andare a fare i preliminari della Europa League). Ma la Roma in ogni caso cerca di programmare già la prossima stagione, avendo comunque una certezza: il viaggio negli Stati Uniti.
INTERNATIONAL CUP Ieri, infatti, è stato ufficializzato l’invito al club giallorosso per partecipare alla International Champions Cup, che si svolgerà appunto negli Usa. «Siamo davvero orgogliosi di rispondere all’invito dell’ICC e di tornare negli Stati Uniti – ha scritto il Ceo giallorosso, Guido Fienga –, confermando la nostra partecipazione a un torneo che negli anni ha acquisito e consolidato il suo prestigio, attestandosi su un livello di competitività e visibilità di valore assoluto». Non è un caso, infatti, che vi parteciperanno anche Juventus, Inter e Milan.
IN SEDE La tournée sarà però più breve rispetto allo scorso anno (massimo una decina di giorni contro i 17 del 2018) e sarà preceduta dal consueto ritiro, che dovrebbe svolgersi anche stavolta a Trigoria, visto che ormai il centro sportivo – per attrezzature destinate al lavoro e al recupero – non ha quasi eguali in Italia. L’ultima parola, però, spetterà anche al nuovo allenatore, che potrebbe preferire l’ipotesi di spezzare il lavoro andando anche in montagna, anche se al momento le indicazioni del club paiono differenti. Ciò che si spera, naturalmente, è che il numero di infortuni sia sensibilmente diverso rispetto a quello dell’attuale stagione.
TOTTI IN CINA Chi invece non si ferma mai è Francesco Totti, che ieri a Chengdu, in Cina, ha giocato la prima partita per la «Football Legends Cup», ricevendo un’accoglienza da vera e propria star del calcio internazionale. Nella conferenza, in cui si è detto «felice» di partecipare all’evento, sono apparse tante magliette giallorosse con il numero dieci. Tanti, poi, avevano dei cartoncini con su scritto «28 maggio», cioè il giorno in cui l’ex capitano della Roma ha dato l’addio al calcio. I «selfie», ovviamente sono stati tanti, così come le boccacce verso le telecamere. Poi c’è stata la partita, in cui l’Italia – nella cui selezione, oltre a Totti, giocavano Zambrotta, Antonini, Annoni e Fiore – ha perso contro la Francia di Vincent Candela (e tanti altri campioni) per 7-5. Ma, pur a ritmi blandi, lo spettacolo non è mancato. La «Via della Seta», in fondo, si apre anche così.