Roma, Conte apre: “Io in giallorosso? Vediamo”. E la città sogna
GAZZETTA DELLO SPORT – PUGLIESE – Il sole del Salento dovrebbe allungarsi fino a Roma, spazzando via quella fastidiosa pioggerellina che ieri ha fatto spesso capolino tra il Colosseo e il Cupolone. Almeno così dicono gli esperti di meteo, almeno così sperano in tanti nella Capitale. Perché quel sole lì, quello salentino, sta facendo sognare i tifosi giallorossi molto di più di quello romano di questi giorni. E pazienza se oggi pomeriggio all’Olimpico c’è Roma-Cagliari, una Champions League da inseguire e un futuro tutto da disegnare. Roma ribolle di attesa per altro e quell’altro si chiama Antonio Conte. L’uomo che potrebbe ricolorare tutti i sogni giallorossi e che, di colpo, è diventato l’argomento principale in quasi tutti gli angoli della città. Bar, ristoranti, piazze o anche semplici chat, nell’era della comunicazione moderna. La domanda un po’ ovunque è sempre la stessa: «Ma arriva davvero?». Difficile, ma sognare è lecito e anche giusto. Nel frattempo, però, c’è da battere il Cagliari, ma a quello ci dovrà pensare Ranieri.
IN SPIAGGIA Conte in questi giorni è a casa sua, nel Salento appunto, dove si sta godendo degli squarci di sole che sembra già estate. Intercettato da una tifosa giallorossa (e collaboratrice de «laroma.info») sulla spiaggia di Porto Cesareo, ad esplicita domanda su un suo possibile sbarco in giallorosso l’ex tecnico di Juventus e Chelsea ha risposto con un «Vediamo, vediamo…» che ha incoraggiato i sogni di una città intera (almeno la parte romanista). Incalzato subito dopo anche da tifosi del Milan, Conte ha sorriso apertamente anche quando la stessa tifosa della Roma gli ha rimarcato che «da noi si vive meglio che a Milano o Londra». Uno sketch da spiaggia, non è altro che quello, ma tanto basta a Roma in questi giorni per far volare un po’ tutti con la mente anche oltre i sogni, anche oltre le nuvole. Soprattutto dopo che il filone tra la Roma e Gianluca Petrachi (amico di Conte) è diventato caldissimo. Insomma, l’assioma generale è che se arriva Petrachi il passo per Conte è breve. Che ci può anche stare, ma non è poi così matematico come si pensa. E si spera, appunto.
ALLO STADIO In tutto questo, in una città che vola con la testa e con la mente al futuro, c’è anche un presente che conta eccome. E quel presente si chiama appunto Cagliari, la sfida di oggi pomeriggio che la Roma ha sostanzialmente l’obbligo di vincere, se vuole ancora avere delle chance di esserci anche nella prossima Champions League. Ma mentre il termometro del tifo in città è altissimo, quello allo stadio continua a tenere una temperatura media. Non di più, anche se poi chi di solito c’è all’Olimpico non ha mai fatto mancare il suo apporto e il suo calore. Anche oggi, però, non saranno più di 35mila i tifosi della Roma, con circa 12mila paganti. Siamo nella media (nelle prime sedici gare di campionato è stata di 12.746 paganti a gara) ma forse con la Roma che si è ripresa e che insegue la Champions, si sperava in qualcosa di più. Soprattutto considerando che è sabato, che l’orario è favorevole (ore 18) e che i prezzi sono popolarissimi. Di certo, però, ci sarà un aspetto in più e cioè che molti dei 23.768 abbonati saranno lì, sulle tribune dell’Olimpico. Aspetto non secondario, visto che nelle ultime gare sono stati in molti tra i tesserati a disertare lo stadio. E ci saranno per spingere la Roma verso un successo che è basilare anche per Antonio Conte. Già, perché il paradosso – a conti fatti – è proprio questo. Si sogna il domani, ma per quel domani è fondamentale l’oggi, l’attualità. La Roma di Ranieri in sette partite è sempre andata a segno e viene da quattro risultati utili consecutivi. Oggi c’è da allungare entrambe le strisce positive. Poi, a Conte, ci si tornerà a pensare dalle 20 in poi…