IL MESSAGGERO – TRANI – La qualità fa la differenza e permette alla Roma di restare in zona Champions. Fonseca sfrutta le giocate di Pellegrini e Perotti per ribaltare il risultato nella ripresa, dopo aver chiuso, mai successo in questo campionato, in svantaggio il 1° tempo: 3-1 contro la Spal ultima in classifica. La vittoria è meritata, ma non scontata. Precipitazione e sciatteria complicano il pomeriggio dei giallorossi, ai quali basta poi mezza partita per festeggiare la prima rimonta completa della stagione e di restare al 4° posto in attesta della sfida tra il Cagliari quinto e la Lazio terza, in programma stasera alla Sardegna Arena.
EMERGENZA INFINITA Fonseca, dunque, ritrova il successo, nonostante la rosa largamente incompleta. In calo di gara in gara. Meno 8. Lunga la lista degli indisponibili: Mancini squalificato si aggiunge agli infortunati Mirante, Santon, Smalling, Zappacosta, Cristante, Pastore e Kluivert. Avanti con chi resta, confermando Florenzi terzino destro e Perotti da esterno offensivo a sinistra. Inedita, invece, è la coppia in mezzo alla difesa: Cetin accanto a Fazio. Faticano in partenza. Anche perché Diawara stenta ad entrare in partita e l’assetto sembra inizialmente sbilanciato. Eppure l’equilibrio è il segreto del rendimento nelle 16 giornate del torneo: 8 punti in più di quello scorso, pur avendo segnato lo stesso numero di gol, 29. Ma subendone 6 di meno.
SUPERIORITA’ EVIDENTE La Spal, almeno neL 1° tempo, ha le chance migliori, anche perché sfrutta l’atteggiamento spavaldo dei giallorossi, ai quali lascia la gestione del match (71,8 per cento il dato del possesso palla). I centrali difensivi non hanno la sufficiente copertura dal 4-1-4-1 di Fonseca e Petagna, con Cetin fuori posizione e Fazio in ritardo nella chiusura sul lancio di Paloschi, va a calciare in diagonale: pronta la replica di Pau Lopez che devia in angolo. Subito dopo Valoti, solo in mezzo all’area dopo il cross di Murgia, indirizza di testa a lato. Florenzi avanza più di Kolarov e cerca sempre Dzeko che, quando riesce a concludere, non inquadra la porta. Semplici, del resto, alza subito il muro con 5 giocatori nella linea davanti a Berisha: nel 3-4-1-2, in mezzo le sentinelle Tomovic, Vicari e Felipe, aiutati da Cionek e Igor che si abbassano rispettivamente a destra e a sinistra. L’assedio della Roma è sterile, anche perché la frenesia di Veretout, Pellegrini, Zaniolo e Florenzi riduce l’efficacia. E, prima dell’intervallo, l’ingenuità di Kolarov, stop sbagliato e fallo in area su Cionek, penalizza ulteriormente i giallorossi: Giua assegna il rigore e Petagna fa centro. SORPASSO LAMPO La Roma insiste nell’assalto al fortino. Perotti è finalmente concreto sulla sinistra e Pellegrini più lucido nella metà campo avversaria. Cetin svirgola la palla per il pari. Che arriva con la deviazione di Tomovic che, di coscia, fa diventare imparabile il destro a giro di Pellegrini. La Spal improvvisamente sbanda. Berisha chiude su Zaniolo, travolgente a destra sulla verticalizzazione di Pellegrini. Che subito dopo appoggia in area per Dzeko, calpestato da Vicari. Rigore solare, trasformato da Perotti (3° di fila dopo quelli realizzati contro il Verona e il Wolfsberger). Ribaltone in 3 minuti, anche se con l’autorete e il rigore. Kolarov rischia ancora con la goffa spallata a Petagna. Fonseca, intanto, dà spazio a Mkhitarian, fuori Perotti che incassa l’applauso del pubblico. La gaffe di Missiroli chiude il match: il regista offre la ripartenza Florenzi che permette a Mkhitaryan di segnare a porta vuota. Abbraccio di gruppo al capitano, che a gennaio potrebbe lasciare la Roma. Si rivede, intanto, Kalinic, in campo prima del recupero al posto di Dzeko (200 presenze in giallorosso).